Caldo record, corsa contro il tempo per salvare i pomodori

Caldo record, corsa contro il tempo per salvare i pomodori

A causa del caldo africano di luglio gli agricoltori sono costretti a scendere in campo prima del previsto per salvare la stagione dell’oro rosso. Lo fa sapere in una nota Coldiretti Lombardia, annunciando che il via ufficiale ci sarà oggi a Torricella del Pizzo, in provincia di Cremona. E, a seguire, negli altri terreni dei soci del Consorzio Casalasco di Rivarolo del Re. Così sta accadendo nelle altre regioni d’Italia.

“Per salvare il raccolto – afferma Coldiretti Lombardia – gli agricoltori hanno dovuto aumentare l’irrigazione perché l’acqua evapora subito e il terreno resta asciutto: di solito si bagna per 5 ore ogni tre giorni, adesso invece si è saliti a 8 ore ogni due giorni. “Dobbiamo intervenire e raccogliere in fretta – spiega Paolo Voltini, coltivatore di pomodori proprio a Torricella del Pizzo e Presidente del Consorzio Casalasco – ma queste temperature stanno garantendo una buona maturazione e un buon livello di zuccheri. La qualità sarà molto alta e verrà fuori una bella salsa”.

I primi ad essere raccolti saranno i pomodori tradizionali da industria, poi i datteroni e infine a metà agosto la varietà che ha un concentrato naturale di licopene, un potente antiossidante. Quest’anno si prevede una resa di oltre 750 quintali per ettaro, con una produzione totale che dovrebbe sfondare i 6 milioni di quintali, pari a circa il 23 per cento dell’intera produzione del nord Italia che si attesterà su 2,6 milioni di tonnellate. In pratica – spiega la Coldiretti regionale – il nord produce la metà di tutto il pomodoro italiano.

21 luglio 2015


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