Caso Amorelli, Berretta (Pd): “Riscrivere il rapporto banche-imprese”

Salvatore Amorelli è l’industriale nisseno, noto in tutto il mondo per la produzione di pipe, che si è trovato al centro di una vicenda kafkiana. Pur avendo riconosciuto il diritto a ricevere un finanziamento nell’ambito del Patto territoriale di Caltanissetta, non ha mai ricevuto l’erogazione di due delle rate del finanziamento. Visto il ritardo con cui arrivavano i contributi ministeriali ricorse alle banche contraendo dei mutui a tassi così alti d a denunciare una serie di banche per usura.
Il parlamentare del Partito Democratico Giuseppe Berretta ha presentato un’interpellanza alla Camera per fare luce su questa vicenda. L’odissea di Amorelli comincia nel 1999, quando il Cipe approva il suo progetto di insediamento industriale, da allora sono state svolte ben cinque verifiche amministrative ma non ha ancora ricevuto il finanziamento di 2,7 miliardi di lire, che gli era stato assegnato.
Per Berretta “ora è necessario che si muova il Governo. Ai ministri Tremonti e Scajola ho chiesto di promuovere delle iniziative per erogare all’azienda le risorse finanziarie a suo tempo assegnate dal Cipe”. Nell’interrogazione il deputato del Pd chiede anche di verificare eventuali irregolarità nel sistema creditizio connesse al Patto territoriale di Caltanissetta.
“Mi auguro – aggiunge Berretta – che la sfortunata vicenda di Salvatore Amorelli possa diventare un caso pilota, utile per riscrivere il rapporto fra banche e risparmiatori, un rapporto che oggi è fortemente sbilanciato a favore degli istituti di credito”.
“È tempo – conclude – di fare chiarezza sugli interessi che vengono applicati in Italia, alle aziende come ai pensionati”.

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