Cibus 2016 si concluderà il 12 maggio, nel cuore di Parma, all’insegna dell’Unione Ristoranti Buon Ricordo. L’appuntamento è alle 18,30, in piazza della Steccata dove l’associazione offrirà agli operatori internazionali presenti alla fiera un aperitivo con un arrivederci al 2017. Dalle 19,30 l’evento sarà aperto al pubblico e cittadini di Parma e turisti potranno apprezzare vini e assaggi tipici di tutt’Italia. A rendere straordinario l’evento, sarà il fatto che a proporre queste golosità saranno i 19 ristoranti che fanno parte dell’associazione da 40 o più anni, un traguardo di assoluto rispetto che ne testimonia l’adesione convinta e partecipata.
Si rafforza così ulteriormente il legame fra la più antica ed autorevole associazione fra ristoratori d’Italia e la città di Parma, dove il Buon Ricordo era stato accolto con amicizia e aveva festeggiato nel settembre 2014 i suoi 50 anni di attività, con una tavolata da Guinness dei primati, imbandita da 100 chef del sodalizio provenienti da tutt’Italia.
Il primato di appartenenza al Buon Ricordo spetta al Ristorante del Laurin di Salò e al Ristorante 12 Apostoli di Verona: sono fra i Soci fondatori e ne fanno parte da ben 52 anni.
Gli altri ristoranti soci da oltre 40 anni sono: Al Cavallino Bianco di Polesine Parmense, Albergo del Sole di Maleo, Buca di San Francesco di Arezzo, Davide dal 1955 di Porto San Giorgio, Duilio di Caorle, Filippino di Lipari, Hotel Milano di Belgirate, Hotel Ristorante Casale di Saint Christophe, Hotel Ristorante Grifone di Perugia, Hotel Ristorante Là di Moret di Udine, Hotel Villa Carlotta di Belgirate, Il Burchiello di Oriago di Mira, La Siciliana di Catania, Manuelina di Recco, Nizzoli di Villastrada di Dosolo, Parco Gambrinus di San Polo di Piave, Rosteria Luciano di Bologna.
“Ambasciatori di qualità dell’alimentare italiano” Incontro in Fiera sulla ristorazione qualificata
Prima dell’aperitivo in città, l’Unione Ristoranti Buon Ricordo sarà ospite della Fiera, dove il Presidente Ovidio Mugnai consegnerà un attestato di fedeltà ai 19 ristoranti che da decenni fanno parte del sodalizio, in riconoscimento dei 40 anni, o più, di ininterrotta attività sotto le insegne dell’Unione.
“É un piccolo gesto simbolico, che vuole dimostrare la stima e la gratitudine di tutti i nostri soci ai colleghi che più di quarant’anni or sono hanno creduto nel Buon Ricordo, e continuano a crederci ancor oggi – spiega il presidente Ovidio Mugnai- A loro va la nostra riconoscenza, perché da anni hanno tracciato un percorso coerente con i nostri ideali e i nostri fini, lo hanno seguito con impegno e lo hanno trasmesso alle loro nuove leve. Un esempio da seguire, che testimonia la vitalità della nostra associazione. Non potevamo avere una cornice più adatta che questa per la consegna dei riconoscimenti: Cibus, una delle più importanti rassegne mondiali in campo alimentare, e Parma, che l’UNESCO ha insignito del titolo di Città creativa per la Gastronomia.”
Com’è nello spirito del Buon Ricordo, impegnato fin dalla sua nascita a valorizzare le tante identità plurime della cultura alimentare ed enogastronomica del nostro Paese, le premiazioni non saranno un’autocelebrazione, ma un invito a riflettere sul ruolo attuale della ristorazione qualificata, ambasciatrice di qualità dell’alimentare italiano. A questo tema sarà dedicato l’incontro in programma alle ore 15.00 in Sala Verdi, Pad.8, a cui prenderanno parte con Ovidio Mugnai, studiosi dell’agroalimentare, critici e famosi ristoratori che sono stati Soci e conservano un “Buon Ricordo” dell’associazione.
“La varietà e la qualità enogastronomica e agroalimentare italiana, pur tra mille problemi, conosce un aumento, in controtendenza, di solida affermazione non solo in Italia ma anche e soprattutto al di fuori dei nostri confini, che ha assunto un carattere di irreversibilità- dice Mugnai, spiegando il concept dell’incontro – La ristorazione corretta e professionalmente qualificata svolge, in Italia e all’estero, verso i consumatori italiani e i visitatori internazionali, un autentico ruolo di ambasciatrice dell’autenticità, della grande varietà e dell’elevata qualità dell’agroalimentare: come affrontare al meglio questa situazione, che è una grande opportunità, ma nello stesso tempo, una grande responsabilità? Ne parleremo durante l’incontro ci attendiamo interessanti contributiì”. » red
6 maggio 2016
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