MEDIA – Giorgio Ruffolo, infastidito dal fiume di “idiozie pubblicitarie che ci inonda”, prende carta e penna e scrive a Repubblica, che ne ha pubblicato la breve lettera venerdì scorso. Fa due proposte: la prima è “una insurrezione popolare” contro la pubblicità.
Con la seconda entra nel merito di uno spot che comincia così:”quando si parla di carta igienica…”. Dove si parla di carta igienica – si chiede Ruffolo – “al Senato? alla Corte dei Conti? al Consiglio di Stato?”.
Lo stesso spot conia un neologismo che suscita la riprovazione di Ruffolo “morbistenza”, sintesi di morbidezza e resistenza. Allora l’indispettito autore della missiva ne propone un altro, dedicato agli autori della reclame, “cretiscienza, sintesi di cretineria e indecenza”.
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