Di Benedetto (Pd): “Riaprire la banca del cordone”

PALERMO – “Chiarita la vicenda giudiziaria attorno alla gestione della banca del cordone ombelicale di Sciacca (Ag), la cui attività come si ricorderà ha ricevuto attestati di merito dai migliori centri di trapianto del mondo, occorre ora rimetterla in movimento. Farla ripartire”. Lo chiede in una interrogazione urgente, rivolta al presidente della Regione e all’assessore della Salute, il deputato regionale del Pd, Giacomo Di Benedetto.
“Nonostante le assoluzioni di Lillo Ciaccio, allora direttore, e di Michela Gesù, biologa specialista in genetica – afferma l’onorevole Di Benedetto – la struttura ha continuato a rimanere chiusa, praticamente fino ad oggi, con grave danno per l’intera collettività, facendo venir meno la periodica fornitura di cordoni ombelicali che in passato ha assicurato a tanti bambini ammalati una possibilità di sopravvivenza. La struttura di Sciacca, in atto, dispone di 20 mila cordoni di cui, però, solo la metà è stata studiata e tipizzata, poiché nonostante fosse stata finanziata la somma di 2 milioni di euro per il completamento dello studio delle unità raccolte, l’amministrazione sanitaria del tempo ha preferito utilizzare le risorse per altre finalità. Adesso, ecco l’assurdità, l’Assessore regionale della Salute, con proprio decreto, ha proceduto a commissariare la banca del cordone ombelicale di Sciacca al fine di riattivare la raccolta, con conseguente spreco di risorse umane ed economiche, giustificata in funzione di azioni correttive”. Secondo il deputato democratico “non appare in alcun modo giustificabile nessuna iniziativa volta ad incrementare la raccolta. Perché allo stato appare piuttosto prioritario completare lo studio delle unità già raccolte al fine di renderle idonee e disponibili immediatamente al trapianto. I 20 mila cordoni già disponibili – aggiunge – garantiscono la più ampia varietà genetica necessaria per la popolazione”.
Di Benedetto chiede che il presidente Lombardo e l’assessore Russo chiariscano tutti gli aspetti della vicenda, su cui è in corso una ispezione regionale, di cui non si conoscono ancora le risultanze.

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