Ue, approvato un piano d’azione europeo per la lotta al crimine organizzato

Ue, approvato un piano d’azione europeo per la lotta al crimine organizzato

La Plenaria di Strasburgo ha approvato oggi, dopo oltre un anno e mezzo di lavori, la risoluzione elaborata dalla Commissione sul crimine organizzato, la corruzione e il riciclaggio di denaro (Crim).
Il rapporto stabilisce un Piano d’azione per il 2014-2019 che comprende: la definizione dei fenomeni criminali (compreso il coinvolgimento in un’organizzazione di stampo mafioso e di auto-riciclaggio); l’abolizione del segreto bancario; l’eliminazione dei paradisi fiscali, la promozione sequestro e la confisca dei beni criminali; il reato di scommessa sportiva illegale e l’introduzione di sanzioni adeguate per la criminalità informatica; la lotta alla tratta di esseri umani e il lavoro forzato, specialmente quando riguardano i minori e le donne, l’introduzione di una tassazione per le imprese a livello europeo che sia il più uniforme e omogenea possibile, il rafforzamento alla lotta contro i reati ambientali e il traffico di droga, un più veloce riconoscimento reciproco delle misure giudiziarie, la creazione della figura del pubblico ministero europeo ed il riconoscimento del ruolo rilevante del giornalismo investigativo per individuare reati gravi.
“L’approvazione di questo rapporto dimostra la volontà dell’Europa di sradicare, attraverso la cooperazione tra gli stati membri, la criminalità organizzata e le mafie nelle sue diverse forme all’interno dell’UE e all’esterno”, ha dichiarato l’On. Giovanni La Via esprimendo, a nome della Delegazione italiana PPE, soddisfazione per questo importante passaggio.
“Per la prima volta nella storia dell’Unione europea – aggiunge La Via – viene approvato un rapporto che pone le basi per l’elaborazione di un quadro legislativo europeo per la lotta alle mafie, alla corruzione ed al riciclaggio di denaro”.
Per Rita Borsellino, del Gruppo dell’Alleanza progressista di socialisti e democratici, sorella del giudice trucidato da Cosa nostra ha affermato: «Il rapporto è il risultato di un anno e mezzo di duro lavoro. Mi ritengo soddisfatta ma si tratta solo di un primo passo. E’ lungo il cammino per diffondere in Europa il principio di legalità e il fatto che il crimine, corruzione e riciclaggio toccano tutta la Ue. Bisogna rendere pubblico il primo rapporto della Ue sulla corruzione. Gravi sono, da questo punto di vista, i ritardi. Nel testo ci sono importanti proposte: definizione comune di criminalità organizzata, armonizzazione del reato di riciclaggio, abolizione del segreto bancario, black list di imprese criminali, protezione testimoni di giustizia, norme severe contro crimini ambientali». (red)
23 ottobre 2013

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