Follow: 15 persone da spiare nel 2014

Follow: 15 persone da spiare nel 2014

Finalmente ci siamo arrivati. Abbiamo cambiato l’ultima cifra ed ecco qua il 2014. Non ci sono state apocalissi, stravolgimenti particolari e neanche qualche invasione extraterrestre. Questa volta siamo salvi.
Il sollievo più grande sarà nel non dover più vedere, almeno per i prossimi 12 mesi, i social ed i giornali invasi da persone con la “sindrome del bilancio dell’anno passato”. Tutti intenti a scrivere che cosa ha portato questo 2013 ed i buoni propositi per il 2014 quasi come non ci fosse una continuità temporale.
Poiché sono poco avvezzo a guardare al passato con questa forma di autocelebrazione da social network ho preferito immaginare il futuro indicando 15 persone, che a mio insindacabile giudizio, vale la pena “seguire” nel 2014.
Sono tutti dei “progettisti”, con quello che questo termine significa guardando alla sua etimologia: dal latino proiectus, azione di gettare avanti.
Sono professionisti che immaginano e creano il futuro, che generano ispirazione e cambiamenti nella società, a vari livelli ed in modi diversi.
Scriveva Baden Powell, il fondatore dello scoutismo, ai suoi esploratori “Guardate lontano, ed anche quando pensate di star guardando lontano, guardate ancora più lontano”. Questa “lista” ci consente di ampliare la vista del nostro sguardo troppo spesso fermo al dito che indica la luna, troppo spesso ricurvo su noi stessi o sul piccolo mondo che ci circonda.
Sono storie che ci spingono all’emulazione, al cambiamento, al “possibile”, che consentono ed educano a guardare lontano!

Nota metodologica.
Questa lista è soggettiva, quindi, mi scuso in anticipo con quanti meriterebbero di esserci ma non ci sono. Per comodità, inoltre, ho diviso l’elenco in due sezioni (che sono le mie personalissime aree d’interesse!): area comunicazione ed innovazione sociale. L’ordine è casuale.
L’unica discriminante per la selezione dei vari profili è stata quella legata alla metodologia di lavoro dei “prescelti”, in questo caso si è premiata la cooperazione perché together is better!

Area comunicazione

Riccardo Bonacina: fondatore e direttore di Vita il magazine e il media del non profit e della società civile italiana ed europea. Giornale libero e senza finanziamenti pubblici perché, come lui stesso scrive, “la libertà di informazione non è sovvenzionabile”. Col suo team ci racconta l’Italia dei soggetti sociali e delle persone che cambiano l’Italia ogni giorno silenziosamente.

Antonio Spadaro: siciliano di Messina è gesuita e direttore della rivista La Civiltà Cattolica. Di lui è stato scritto “ha il web come vocazione seconda” al quale ha dedicato numerosi studi, un blog molto cliccato e svariati libri. L’ultimo s’intitola Cyberteologia. Pensare il Cristianesimo ai tempi della Rete. Spadaro è inoltre consulente al Pontificio Consiglio per la Cultura, al Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociale e presso l’Unione Editori e Librai Cattolici Italiani (UELCI).

Mariano Diotto: l’ho conosciuto lo scorso anno a Venezia, dove è direttore del corso di laurea IUSVE (un gioiello universitario italiano) in Scienze e tecniche della Comunicazione grafica e multimediale, durante l’Eurocommunication Summit.
E’ straordinario come riesca ad unire nei suoi lavori elementi comunicativi apparentemente diversi in un unico linguaggio: la musica, la televisione, la spiritualità, la scrittura e la narrativa per i ragazzi.

Andrea Sales: psicologo, docente universitario, esperto comunicatore ed anima del Centro Paradoxa. Di se scrive: “ogni giorno immagino mille idee respirando musica e colorando la vita”. Ho conosciuto Andrea in un evento formativo dell’AGESCI Sicilia e mi hanno colpito, subito, le sue straordinarie capacità relazionali ed empatiche unite in maniera fluida alle sue profonde competenze professionali. E’ un dono raro.

Marco Camisani-Calzolari: si occupa di Internet come imprenditore, studioso dei fenomeni di comunicazione, consulente per la comunicazione digitale per grandi aziende, docente universitario, evangelista digitale, speaker motivazionale e scrittore.
Seguo da tempo sui social questo esempio di migrante italo-londinese che con la sua arguzia ed il suo divertente humor anglosassone ci fa guardare all’Italia da una prospettiva diversa, stimolando la vera innovazione.

Anna Masera: giornalista e Social Media Editor de La Stampa. Dopo aver co-fondato il sito e il periodico Panorama Web, è sbarcata a Torino per lanciare il sito quotidiano di cui è caporedattore.
Da gennaio 2014 entrerà in carica come responsabile dell’ufficio stampa e comunicazione della Camera dei deputati. Siamo curiosi di vedere come riuscirà a rendere social la rigida comunicazione di questa istituzione.

Dino Ameduni: di se scrive “barese, social media-qualcosa e consulente di comunicazione politica di Proforma”. Sulla scena italiana è uno degli analisti di comunicazione politica più interessanti. Oltre ad apprezzare il suo forte legame col meridione (ma qui sono di parte!) mi piace molto il suo stile comunicativo sui social. Scrive anche per le testate locali del Gruppo Espresso.

Area innovazione sociale

Selene Biffi: è un’imprenditrice sociale attiva nell’ambito umanitario. Ha creato diverse realtà sociali dinamiche e innovative, tra queste Plain Ink.
Plain Ink Onlus lavora per assicurare l’alfabetizzazione di base attraverso libri e altri materiali educativi, promuovendo l’istruzione per aiutare bambini e comunità nei Paesi in Via di Sviluppo a costruire una realtà differente.

Luciana Delle Donne: manager, lascia il mondo delle banche nel momento di maggior successo, ovvero dopo aver lanciato la prima banca online in Italia.
Intuisce che la prigione è il luogo dei soggetti invisibili, lontani dall’attenzione del mondo esterno. “Mi sono detta che volevo far risalire di un gradino di benessere queste persone, insegnando loro a fare cose semplici, come cucire, cosicché, una volta uscite, avessero in mano un mestiere”.
L’idea di confezionare borse, shopper, braccialetti, portachiavi, sciarpe e altri accessori con materiali di recupero prende forma con il marchio Made in carcere.
“Mi piace vedere le persone felici, realizzate, che vanno avanti. Perché se vanno avanti loro vado avanti anch’io”.

Cristian Campagnaro: docente al Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino insieme a Valentina Porcellana, antropologa dell’Università degli Studi di Torino, va in giro per l’Italia a progettare i luoghi per l’accoglienza dei senza dimora. Questo progetto si chiama “La bellezza vince sempre”. Creativi e concreti.

Giacomo D’Arrigo: è il nuovo direttore dell’Agenzia Nazionale per i Giovani. Messinese del PD è stato impegnato in ANCI Giovane la Consulta dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani. Siamo curiosi di vedere il suo operato e la sua impronta con il nuovo settennato del programma Europeo Erasmus + alle porte.

Andrea Stroppiana: è consulente per organismi nazionali ed internazionali partner in progetti dell’Unione Europea. Si occupa di fondi strutturali, è consulente in programmi di appoggio al processo di pace in medio oriente, ed accompagna il processo di adesione alla Unione Europea di diversi paesi dell’Est europeo.
Attualmente lavora in Ricerca e Cooperazione, Organizzazione Non Governativa impegnata nella cooperazione internazionale, nello sviluppo locale e nell’educazione allo sviluppo. E’ il guru della progettazione sociale ed europea in Italia.

Francesca Immacolata Chaouqui: External Relations & Communication presso Ernst & Young è stata voluta da Papa Francesco nella Commissione referente sui dicasteri economici della Santa Sede. Il suo lavoro sarà di verifica e consulenza sulle attività economiche e sui processi di gestione amministrativa del Governatorato della Città del Vaticano.

Khalid Chaouki: giornalista e parlamentare del Partito Democratico. L’ho conosciuto prima che saltasse agli onori della cronaca per essersi rinchiuso al centro di accoglienza di Lampedusa. Dopo la tragedia del 3 ottobre scorso mi trovavo sull’isola e Chaouki, venuto in visita con la commissione interparlamentare sull’immigrazione, in conferenza stampa ha parlato ai giornalisti non con parole di circostanza ed in politichese, ma con il cuore e la competenza di chi vuole veramente cambiare.

Antonio Loffredo: è il prete creatore d’impresa che a Napoli al Rione Sanità ha realizzato un miracolo: 40 posti di lavoro. Tutto questo l’ha realizzato nelle catacombe di Napoli, le più grandi al mondo. Erano abbandonate quando don Antonio ha deciso di ripartire da sotto terra per dare una speranza a tanti giovani senza che questi fossero costretti a lasciare Napoli. Risultato straordinario: oltre ai beni storici recuperati ed “aperti” alla città ed ai turisti sono nati uno studio di registrazione, una casa di accoglienza per mamme e bambini, un laboratorio artigianale in cui si lavora il ferro, un bed and breakfast ricavato da un vecchio convento vicino alla basilica di Santa Maria, un laboratorio teatrale, uno spazio attrezzato per il doposcuola e anche un’orchestra di bambini.

Ed allora guardare lontano è possibile.
Buon anno a tutti loro ed a tutti noi!

» Giuseppe La Rocca
TW @giularo
1 gennaio 2014

 

 

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