Generalizzazione generazionale. Giudizi universali:pianeta giovani.

Generalizzazione generazionale. Giudizi universali:pianeta giovani.

Stantia e petulante, sembra quasi essere diventata parente dei vecchi proverbi, la frase che esordisce con un laconico “I giovani d’oggi..” e prosegue con una serie di opinabili attribuzioni di ogni specie.
Nella società odierna che ama smisuratamente esprimere giudizi, la generazione del futuro è senza dubbio la favorita ad essere scrutata, additata e criticata da chiunque sia in grado di esprimere un’opinione che abbia una qualche eco. E’ l’argomento preferito di molti politici, semplice e versatile da trattare in tutti i contesti, partendo dalle testate giornalistiche fino ad arrivare ai salotti televisivi.
Ma cosa mai ci sarà da dire? L’elenco è tanto vasto quanto scontato: la vita sregolata degli under trenta, il crescente calo dell’occupazione giovanile, la scarsa internazionalità dei mammoni italiani, la carente mancanza di iniziative che sradichi la fissazione allo stipendio statale e via così fino ad esaurire carta, voce o inchiostro. Più che un indicare convulso il capro espiatorio di tutti i mali del mondo, sarebbe necessaria un’introspezione approfondita seguita repentinamente da azioni concrete. Il “marcio”, se così lo si può definire, andrebbe cercato altrove, alle radici di una pianta, che determinate critiche non fanno altro che potare insanamente.
Il sindacare su dati oggettivi e concreti non giustifica un atteggiamento soffocante e pedante, tanto quanto ciò non rende degno di biasimo il soggetto di tali osservazioni. Da cosa si potrebbe partire, da che punto dovremmo iniziare un cammino che, forse da sempre,è stato segnato dall’incapacità umana di empatia e di discernimento? Altro interrogativo, cui pone, senza ombra di dubbio, la possibilità di risposte alquanto utopiche o semplicemente inoperabili in tempi brevi. Ogni giudizio personale sarebbe pretenzioso e presuntuoso; nonostante l’irrefrenabile voglia di vietare il ricorrente periodo citato in apertura, rendendomi conto dell’impossibilità e dell’incostituzionalità di un’eventuale soddisfazione di questo desiderio.
Non resta altro che affidarsi alle giuste, non c’è altro modo per descriverle, parole del settimo presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini, che saggiamente affermò: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo.” Possano essere queste frasi, un’ispirazione di qualche buon proposito per il nuovo anno. » Elisa Bennici
Tw @Elis_Idus

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