Il leader dei Democratici e Autonomisti Giuseppe Arnone dopo aver conquistato Licata, vuole riconquistare la Sicilia. Già candidato alle elezioni regionali, già componente dell’Mpa, fino a quando il presidente della provincia non lo ha estromesso dalla Giunta provinciale. Da qualche settimana il vulcanico politico è il vice sindaco “vicario” di Licata. Vicario è l’originale formula voluta per il suo vice dal sindaco di Licata, Angelo Graci. Il quale, non potendo mettere piede a Licata per ordine della magistratura, che lo sta giudicando per una vicenda di tangenti, ha bisogno di qualcuno che lo sostituisca permanentemente.
L’Mpa lo ha prontamente espulso dal partito considerando l’incarico di vicesindaco a Licata una “scelta personale, fuori dalle direttive del partito”. Arnone non si è fatto certo abbattere dall’espulsione: “Porterò il caso in Tribunale”, tuonava. Inalberandosi – come raccontano i presenti – denunciava: “si tratta di una ritorsione politica nei miei confronti. Nonostante ciò, mi ritengo un uomo libero e porterò avanti le mie idee, con o senza il Mpa”.
Ed Arnone non ha fatto attendere i suoi sostenitori. “Stanco delle continue manfrine di una politica sempre più distante dalla gente – annuncia – abbiamo deciso con un centinaio di giovani di tutta la Provincia di Agrigento di creare un’associazione giovanile dal nome “Riconquistiamo la Sicilia”, con il precipuo scopo di sollecitare i giovani, gli universitari e le donne a dare man forte al progetto di rilancio meridionalistico”. Saranno quindi un centinaio di giovani a dare vita a questo “laboratorio giovanile che sarà presente in tutti i 43 comuni della provincia agrigentina”. Quale sarà mai il “progetto di rilancio meridionalistico” a al quale questi arditi daranno “man forte” non è ben chiaro.
“L’area di libero scambio nel Mediterraneo è già partita, ora dobbiamo correre tutti noi siciliani facendo squadra”. E correndo correndo i riconquistatori della Sicilia lanceranno una petizione popolare sulla fiscalità di vantaggio, organizzeranno una tre giorni sul tema Mezzogiorno, “una sorta di agorà di idee e contenuti dove finalmente – esulta Arnone – i siciliani e le teste pensanti potranno dare un contributo nell’esclusivo interesse per il presente e il futuro”.