Il referendum di Pomigliano, quanto guadagnano i manager che propongono lacrime e sangue?

Domani sarà il giorno del referendum a Pomigliano. Si sprecano gli interventi, non richiesti, di politologi e politici che cercano di fare di questa scelta, non proprio libera, affidata agli operai dello Stabilimento Fiat di Pomigliano.
Mentre Marchionne “propone”, con toni ultimativi, un piano di lacrime e sangue agli operai quanto i manager Fiat sacrificano dei loro compensi? Visto che spesso si fanno i confronti con il mitico “modello polacco” forse bisognerebbe cominciare ad applicare questo modello anche ai compensi dei manager. Quanto guadagna un manager polacco, certo meno dei costosissimi manager Fiat.
Nel 2009, considerato che il gruppo Fiat ha raggiunto gli obiettivi che si era dato, i compensi dell’amministratore delegato, Sergio Marchionne, e del presidente Luca di Montezemolo sono cresciuti. Ma come nel 2009? Nell’annus horribilis dell’economia e della Finanza, nell’anno dei licenziamenti, dei prepensionamenti e della cassa integrazione? Si, proprio così nel 2009 i loro compensi sono aumentati e di parecchio!
Marchionne è passato da 3,4 milioni di euro a 4,7 milioni, di cui 1,35 milioni a titolo di bonus. L’Azienda torinese, interpellata dai giornalisti, tiene a precisare che i compensi di Marchionne non comprendono l’incarico del manager italo-canadese presso Chrysler, gestita da Fiat. Il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo ha percepito, anche in forza della carica rivestita nella Ferrari, 5,17 milioni di euro, ne percepiva 3,38. Al vicepresidente John Elkann sono andati 631 mila euro.
Ma questo è successo nel 2009, come andrà in futuro? Andrà molto meglio. L’incentivo per Marchionne è raddoppiato passando da 2 a 4 milioni, legando la parte nuova non a obiettivi di performance ma unicamente al “perdurare dei rapporti professionali con il gruppo sino alla data di approvazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2011”. Quindi a Marchionne basterà restare in azienda fino alla primavera del 2012 per incassare il ricco premio. I diritti non sono stock option ma prevedono lo stock grant, ovvero l’assegnazione gratuita ai azioni; al prezzo attuale del titolo i 4 milioni di diritti equivalgono a circa 30 milioni di euro. Ma i manager Fiat scommettono sul futuro e proprio nel 2011 si dovrebbero registrare gli effetti positivi dell’alleanza con Chrysler. Infatti, anche ai manager viene aumentata la quota di premi che passa da 8 a 12 milioni. Anche qui i 4 milioni di aumento sono legati esclusivamente al criterio della fedeltà aziendale mentre gli altri 8 saranno assegnati solo in base al raggiungimento degli obiettivi.
Comunque la pensiate sul referendum di Pomigliano, forse bisognerebbe indire un referendum fra gli operai anche sui compensi dei manager e legare i loro guadagni ai livelli dei salari.

Leave A Response »