L’INCHIESTA. Muos, non siamo mica gli Americani

L’INCHIESTA. Muos, non siamo mica gli Americani

MUOS si, MUOS no; passi in avanti e passi indietro; l’antenna fa male, l’antenna è utile e bella; dichiarazioni, interviste, comunicati ufficiali; polemiche e accuse al calor bianco… La vicenda dell’antenna per comunicazioni militari statunitensi in Sicilia (di questo si tratta quando parliamo di MUOS) sta acquisendo sempre di più i contorni di una commedia o di un intrigo internazionale, a seconda dei punti di vista.

Che cos’è il MUOS?
MUOS, ovvero Mobile User Objective System, è un nuovo sistema di comunicazione satellitare a livello globale che il dipartimento della difesa degli Stati Uniti sta costruendo in alcuni siti strategici. Gli impianti MUOS attualmente esistenti sono stati realizzati tutti negli Usa e precisamente nella base di Norfolk, in Virginia, e a pochi chilometri dalla città di Wahiawa, nelle Hawaii. Un terzo sarà presto costruito in Australia ed il quarto dovrebbe essere proprio quello di Niscemi. Il sistema sarà organizzato, quindi, in una serie di basi terrestri collegate ad alcuni satelliti in orbita geostazionaria. Il MUOS di Niscemi dovrebbe essere composto da tre grandi antenne paraboliche, alte ognuna circa venti metri, e due elicoidali. Ma nella cittadina siciliana non è strano vedere circolare da tempo divise mimetiche statunitensi. Lì, infatti, ha sede una stazione di comunicazione americana che utilizza il vecchio sistema UHF, che il MUOS dovrebbe sostituire definitivamente, anche se i primi anni di attività di questo nuovo sistema dovrebbero essere dedicati ai test e alla sperimentazione e le vecchie antenne UHF non saranno spente immediatamente. Si stima che tutto il progetto costerà alla fine circa 7 miliardi di dollari e al momento non è chiaro quando termineranno i lavori.

L’INCHIESTA. Muos, non siamo mica gli Americani
Quella che pubblichiamo di seguito è una dettagliata inchiesta sui recenti fatti che hanno coinvolto la cittadina siciliana dove il MUOS dovrebbe essere costruito. Un racconto “con l’occhio della telecamera” realizzato da Vincenzo Barbagallo che documenta anche le recenti manifestazioni e gli scontri con la Polizia che tanto hanno fatto discutere anche a seguito delle dichiarazioni ufficiali del Presidente della Regione Siciliana Rosario Crocetta.

» Giuseppe La Rocca
2 ottobre 2013

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