Lari: “Sono sereno, vado avanti”

Sergio Lari

“Vado avanti nel lavoro con la serenità di sempre”. Lo ha detto il procuratore di Caltanissetta Sergio Lari, commentando la notizia, riportata da Il Fatto quotidiano, di un progetto di attentato pianificato dalla mafia ai danni del magistrato che ha riaperto le indagini sui mandanti occulti delle stragi del ’92.
“Sono a conoscenza delle relazioni delle forze dell’ordine che parlano di un rischio di attentato ai miei danni da 4 mesi – continua Lari – da allora il ministro dell’Interno si è attivato per rafforzare le misure di protezione a mia tutela facendomi assegnare la scorta che ha sostituito la vigilanza semplice. Io comunque
Nel mirino di Cosa nostra, secondo quanto riferito in due relazioni della Dia e una dei militari dell’Arma c’erano, oltre a Lari, il suo aggiunto Domenico Gozzo e i pm di Palermo Antonio Ingroia e Gaetano Paci, magistrati accomunati dal filone di indagine seguito negli ultimi mesi e relativo al coinvolgimento di settori delle istituzioni nei principali fatti di sangue di Cosa nostra degli ultimi anni.
Le informative delle forze dell’ordine si basano su degli anonimi che giungerebbero dal quartiere Brancaccio di Palermo, regno incontrastato dei boss Giuseppe e Filippo Graviano e cosca di appartenenza del neo pentito Gaspare Spatuzza che, oltre a consentire la riapertura dell’indagine sulla strage di Via D’Amelio, ha parlato delle collusioni tra mafia e politica.
“Tutto passa da Brancaccio – ha aggiunto Lari – ma su questo non posso aggiungere altro”.
A Lari ed agli altri magistrati arriva la solidarietà di Pippo Cipriani, responsabile dell’associazione antiracket di Bagheria secondo cui “Bisogna a riflettere sul clima di difficoltà nel quale opera la magistratura siciliana, impegnata in prima fila nella lotta contro la Mafia”.
“Ancora una volta – continua Cipriani – i criminali, nonostante i colpi subiti con i recenti arresti, tentano di riorganizzarsi. Ai procuratori oggetto dei progetti delittuosi fortunatamente anticipati dagli investigatori, va la solidarietà e il nostro sostegno. Sarebbe auspicabile -conclude – che cessino i continui attacchi ai magistrati provenienti da più parti del mondo politico e istituzionale. Attacchi che rischiano di delegittimare i giudici esponendoli ulteriormente”.
guarda il servizio di Tg Color

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