Licata, confermato divieto di dimora per Graci

LICATA – I giudici della sezione penale del tribunale di Agrigento hanno rigettato la richiesta di revoca del divieto di dimora a Licata per Angelo Graci. Il sindaco di Licata è sotto processo con l’accusa di corruzione aggravata in concorso. Nel novembre dello scorso è stato coinvolto in una storia di tangenti. Da allora amministra la città dalla vicina località balneare di San Leone. Negli ambienti vicini al sindaco si faceva grande affidamento su un possibile ritorno di Graci in città.
Questa situazione paradossale ha attirato l’attenzione dei media nazionali. La commissione Affari Istituzionali dell’Ars ha approvato all’unanimità un disegno di legge, di iniziativa governativa, sulla sospensione degli amministratori degli enti locali, ai quali la magistratura ha disposto l’obbligo di dimora, il divieto di soggiorno, di espatrio o l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Integrando le ipotesi già previste dalla normativa per la custodia cautelare o gli arresti domiciliari il sindaco di Licata potrebbe essere costretto a lasciare l’incarico e la città di Licata potrebbe così tornare alle urne.

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