Licata, il vicesindaco: “Se Graci non torna mi dimetto”

LICATA – Giuseppe Arnone, vice sindaco, ha convocato sabato scorso una conferenza stampa per tracciare un primo bilancio di un mese di attività di amministratore a Licata. Non lesina termini altisonanti “Sfida bellissima ed avvincente”, “scelta coraggiosa”, parlando della scelta della giunta di continuare ad amministrare Licata e della sua, di fare il vice sindaco vicario, nonostante sul sindaco, Angelo Graci, pesi il gravissimo sospetto di aver intascato una tangente e per ordine della Magistratura, non può rimettere piede in città. Il bilancio dell’attività è piuttosto magro, più che altro ci sono promesse ed impegni ancora da realizzare.
È costretto ad ammettere che a Licata c’è “un vulnus democratico per la mancanza del sindaco e dell’intero Consiglio comunale”. Si dice sicuro che entro poche settimane Angelo Graci tornerà in città da uomo libero ma ammette: “Se non rientrerà a Licata entro dicembre valuterò seriamente l’ipotesi di dimettermi dalla carica”. A dicembre sarà passato ormai un anno da quando il sindaco amministra dal confino di San Leone. Da cosa Arnone tragga la certezza che il sindaco tornerà in città non è dato sapere, visto che viene tenuto lontanto perchè potrebbe “reiterare il reato”. Vigileremo che Arnone mantenga le promesse.

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