“Milano”: sei racconti per conoscerla davvero

“Milano”: sei racconti per conoscerla davvero

Balzano, Cataluccio, De Benedetti, Di Stefano, Fontana e Janeczek danno voce alle strade di Milano e alla sua variegata popolazione in maniera originale e atipica.
Sei racconti totalmente diversi tra loro, accomunati dal solo minimo comun denominatore: la “city” del Nord Italia, capitale della moda e dell’economia, il regno della nebbia, che però ormai sono anni che non si vede quasi più, anche se il cielo grigio e lo smog continuano ad essere una costante.
Sei punti di vista completamente differenti, eppure così simili e, soprattutto, così vicini, in un modo o nell’altro, per un motivo o per un altro, alla vita di ciascuno dei lettori.
Un libro che scorre via veloce, sei pezzi di un puzzle molto più grande di quanto si possa mai immaginare e non tutto lo sfondo è grigio come si potrebbe pensare: ci sono molte più sfaccettature e colori di quelli che si potrebbero immaginare.
Ogni persona fa parte di questo caleidoscopio multiforme che è una città come Milano, sulla bocca di tutti, specie a poche settimane dall’inizio di Expo, specie se si tratta di persone che la abitano e che non sanno bene per quale motivo siano ancora tra le sue strade, ma… non riuscirebbero ad allontanarsene poi veramente.
Non vi resta che scoprire quale di questi sei racconti si avvicina maggiormente alla vostra visione della città o, se non doveste essere mai stati a Milano o conoscerla superficialmente… fatevi guidare da queste sei voci!
“Milano borghese e industriosa, colta e illuminata, corrotta, avvelenata; capitale della moda e del design, della finanza e della cultura; Milano e l’emarginazione, Milano e l’emigrazione, la città a cerchi concentrici e l’hinterland, la Scala, la Fiera, l’Expo. Tutto questo è Milano e molto altro: i racconti di questa antologia svelano cosa è oggi, cosa sarà domani, la metropoli italiana per antonomasia. Sei scrittori contemporanei che ci guidano fra le sue strade e ci aiutano a capire come e dove è cambiata e quale direzione sta prendendo.
Milano o la città. Così, attraverso frammenti di esistenze eccentriche, che sono poi le giornate di persone appartenenti alla nuova realtà urbana, questi racconti vogliono rappresentare che cosa vuol dire vivere insieme in una città oggi. E che cosa vuol dire vivere una città nell’epoca in cui sembra smarrita la possibilità di riconoscerne un’identità. Eppure nei personaggi diversi, ma accomunati dall’accettare come ordinario lo straordinario della loro vita cittadina, giunge comunque e si fissa l’atmosfera unica dei luoghi abitati dai caratteri.
Giorgio Fontana raffigura «la capacità di Milano di essere più reale di ogni sogno o perversione» attraverso l’estate «atlantica» di un giovane sbandato, l’estate degli sgomberi dei centri sociali. Per Helena Janeczek la metropoli emerge come un ologramma colorato dagli sprazzi di conversazione di un ragazzino che parla dentro un gioco elettronico con un partner che sta lontano, a Caltanissetta, e, a poco a poco, diventa presente e amico più dei compagni vicini. L’ingegnere slavo di Di Stefano confessa al commissario la sua assurda ribellione perché «Milano non era più il paradiso grigio che avevo conosciuto all’arrivo». L’esperienza urbana del supplente di Marco Balzano culmina nell’incontro con un alunno ricoverato in una casa alloggio per pazienti psichiatrici. Neige De Benedetti trova la città in un tram perché «l’unica cosa di cui si parla a Milano è partire». E «dove voi siete io sono già stato, dove vado io è dove voi non arriverete» conclude il suo racconto il fuggitivo di Francesco M. Cataluccio: una specie di eterno viandante, profugo siriano mezzo ebreo che nelle architetture pretenziose della stazione rivive luoghi percorsi da generazioni passate.” » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
2 aprile 2015

“Milano”

AA.VV.
Sellerio editore Palermo
200 pagine

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