Musica, Andrea Maestrelli ci parla di “È Arrivato Remo”

Musica, Andrea Maestrelli ci parla di “È Arrivato Remo”

È disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e sulle piattaforme streaming “È Arrivato Remo” (Rusty Records), l’album d’esordio del cantautore toscano Andrea Maestrelli. Il disco è stato anticipato in radio dal singolo “Holden”, già vincitore del Premio Lunezia 2014 nella categoria Nuove Proposte e il cui video è online a questo link
Abbiamo scambiato con questo giovane artista qualche chiacchiera per conoscerlo meglio: lasciatevi conquistare non solo dalla sua musica!

Chi è Andrea Maestrelli e come ti descriveresti a chi ancora non ha sentito la tua musica?

È un ragazzo di 23 anni che all’età di 13 ha iniziato a fare i primi passi in quello che è il mondo della musica, imparando un po’ a suonicchiare la chitarra che è il suo primo strumento. È un ragazzo spensierato, felice, con la voglia di vivere come tanti altri ragazzi, che però si sofferma su quelle che sono le sue esperienze personali per poter scrivere e raccontarsi in qualche modo in quelle che sono le sue canzoni.

“È Arrivato Remo” come è nato e come è arrivato questo titolo?

Il titolo è arrivato dopo la collaborazione con il mio amico Remo, una persona che conosco, più grande di me, con cui sono amico da molto tempo, con cui collaboro e quando scrissi “Come nel ’53” abbiamo un po’ tracciato insieme quello che è il progetto, suonando in giro insieme e facendo delle collaborazioni (lui suona anche in un altro gruppo). Questa amicizia ci ha colti di sorpresa anche artisticamente parlando perché poi ci siamo trovati, quindi mi sembrava giusto omaggiare l’album con questo album che alla fine è molto divertente e interessante.

L’esperienza professionale più impattante vissuta finora?

Prima nella lista è sicuramente la vittoria del Premio Lunezia quest’estate: questo concorso ambito nel cantautorato italiano e poi di sicuro aver partecipato è stata una grande soddisfazione, addirittura vincerlo per me è stato un riconoscimento importante in quello che è il panorama musicale. Da lì poi si aprono quelle che sono le collaborazioni, le conoscenze che ti aiutano a vivere meglio questo mestiere, a capirne anche a fondo i lati positivi e quelli negativi.

Sogni nel cassetto, progetti/speranze per il futuro?
Sogni nel cassetto sono sempre correlati a quello che vorrei fare, cioè vivere di musica, quindi da una parte si stanno avverando perché sto riuscendo, in qualche modo, ad avere delle soddisfazioni e comunque girare con le mie date in giro per l’Italia, conoscendo nuove persone e facendo sentire il mio primo album. In più continuare così il più a lungo possibile e vedere poi cosa succede!
» Chiara Colasanti
TW @lady_iron
9 giugno 2015


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