Musica, Carmen Consoli alle prese con “L’Abitudine di Tornare”

Musica, Carmen Consoli alle prese con “L’Abitudine di Tornare”

L’Abitudine di tornare” è il nuovo album di Carmen Consoli, che torna dopo cinque anni dal suo ultimo lavoro in studio. Un lavoro nato “di getto”, scritto tutto tra luglio e agosto, visto che a settembre Carmen è entrata in studio e ha registrato il disco che in molti avranno tra le mani (o comunque nelle orecchie, a seconda del tipo di acquisto!) da domani.
Un album che ha tenuto a presentare alla stampa quasi tutto live, imbracciando la sua chitarra e lasciando tutti evidentemente coinvolti: la sua musica e il rapporto con le sue canzoni parla meglio di qualsiasi comunicato stampa.
“Parlo di vissuto personale, ma anche di esperienze filtrate, attraverso una chiave di compassione (che sia la condivisione di gioia o di commozione per le felicità o le difficoltà altrui): in questi anni mi sono soffermata di più davanti alla “scatoletta magica” e ai suoi programmi, ma non solo. Sono andata in strada e mi sono confrontata con la gente della mia città, fosse anche solo per andare al mercato dal signor Orazio che vende il pesce fresco! C’è tanto di autobiografico ma anche di filtrato: mi è piaciuto pensare di essere una cronista di tutto ciò che mi circondava, un po’ verista, un occhio esterno a certe situazioni senza mettere il dito personalmente, ma dalle canzoni si evince il mio sentire dietro. C’è anche la melodia dietro le parole: se non sono riuscita a comunicare tutto quello che c’è di mio con i testi spero di esserci riuscita con le armonie e le atmosfere musicali.”
Cinque anni sono lunghi, eppure per lei non è stato traumatico allontanarsi dai riflettori: “Mi ero concentrata su altre cose, ero distratta e non mi sono accorta dello scorrere del tempo. Non ho sentito l’esigenza di tornare in tour; ho parlato tanto, con le persone che mi circondano: sono stati cinque anni molto belli, esaltanti, vissuti nella normalità. Mi godevo la mia città che non ho potuto apprezzare a pieno per anni. Ho iniziato la mia carriera a 19 anni e mi sono persa tante cose, insieme ad averne guadagnate tante. Poter uscire, fare “minchiate” come si dice a Catania: diciamo che ho recuperato quella leggerezza mancata in questi cinque anni. Se volevo suonare suonavo davanti ai miei amici oppure con Toni abbiamo fatto il disco di Luca Madonia; Toni mi ha fatto delle lezioni di basso; ho fondato una piccola etichetta a Catania ed è una grande fatica tirare fuori talenti che non avrebbero avuto modo di emergere o allestire spettacoli, anche nel piccolo bisogna lavorare bene. Non bisogna fare grandi cose per essere fighi! Ho avuto di nuovo questa urgenza di tornare in studio perché avevo queste canzoni: non mi sarei messa a scrivere a tavolino: sto tanto bene a casa! Si vede che la mia carriera non era finita, non mi ero ritirata! Le canzoni sono lo specchio di un vissuto: bisogna vivere per scrivere, questi cinque anni sono stati un laboratorio di vita e li ho passati bene; ho fatto cose comuni e straordinarie come fare un figlio!”
Un album in cui si intrecciano numerose storie e diversi personaggi fanno capolino, così come potrebbero fare dalle pagine di qualsivoglia giornale: nelle tracce che compongono “L’Abitudine di Tornare” c’è davvero tutto quello che un fan della Consoli poteva sperare e tutto quello di cui un nuovo ascoltatore può aver bisogno per diventare fan anche lui. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
19 gennaio 2015

Foto di Giulia Ciavarelli

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