Musica, Dario Doldi: a tu per tu con un artista di strada

Musica, Dario Doldi: a tu per tu con un artista di strada

In giro per Milano non è raro incontrare ragazzi che, imbracciando una chitarra, forniti del giusto equipaggiamento, suonano in giro per gli angoli della città.
Qualche tempo fa sono rimasta colpita dalla voce di un ragazzo che, accanto alla Galleria Vittorio Emanuele, suonava cover, con i suoi cd in bella mostra e un cartello con l’invito a cliccare “mi piace” sulla sua pagina Facebook (che trovate qui: .facebook.com/dariodoldi ) e così ho conosciuto Dario Doldi, la sua musica e la sua “missione artistica”.
Chi è Dario Doldi e cosa fa a livello artistico/musicale?
Io sono un normalissimo ragazzo di 26 anni della provincia di Milano che ha sempre suonato, da più di dieci anni. Sono passato dal fare alternative al fare punk rock in stile California, fino a quello che faccio adesso, che è il mio progetto solista dove scrivo e canto in italiano. Attualmente faccio l’artista di strada a Milano per promuovermi tra la gente, perché comunque fino a quel momento avevo fatto belle cose ma era sempre un numero ristretto di persone che mi seguiva, facevo serate nei locali che poi sono quello che sono e così ho deciso di dare una svolta e andare io in mezzo alla gente a suonare!
Ho letto che hai lasciato il lavoro, hai cambiato completamente la tua vita…
Mi hanno lasciato a casa dal lavoro: mi è scaduto il contratto dopo tre anni di lavoro e sono rimasto a casa. Avevo da un bel po’ questo pallino di provare a suonare per strada e ho colto la palla al balzo, così ho cominciato: ho comprato l’attrezzatura e ho iniziato a fare questo.
Come funziona a Milano per i permessi?
A Milano due anni fa, se non mi sbaglio, è nato un sito che si chiama stradaperta.it che è fatto dalla Fondazione Nazionale artisti di strada, che a Milano è stato acquisito dal comune per questa cosa con lo spirito di dare la possibilità a tutti di fare questa esperienza. È molto aperto: uno si iscrive, ci sono delle categorie in base all’arte che fai, perché effettivamente un musicista è diverso da un mimo e ci sono tutta una serie di postazioni sparse in giro per Milano che puoi prenotarti tranquillamente, divise a intervalli orari di tre ore, con tutto un regolamento che c’è dietro su cui si potrebbe discutere per ore e ore, ma va bene così!
Per quello che riguarda il tuo progetto solista in italiano?
Attualmente ho fuori solo un ep di due canzoni e poi ho fatto un live acustico in studio, che si trova su Bandcamp (dariodoldi.bandcamp.com). Ho quasi finito di registrare il mio nuovo ep: ci ho messo tanto perché non avevo voglia di tornare in studio a fare tutto da solo, perché sarei ricaduto nei miei stessi clichés, nei miei stessi errori e avrei fatto un disco come tutti quelli fatti prima. Non volevo rifare esattamente quello che avevo fatto fino a quel momento: volevo qualcuno che prendesse me e il mio progetto per dargli una veste che fosse congeniale a me, al mio personaggio, alla mia storia e a quello che faccio. L’ho trovato, grazie al Cielo, e adesso mi hanno aiutato nella produzione di questo nuovo ep di cinque tracce: tre sono totalmente inedite, due nel live acustico fatto in studio, che però sono lì perché volevo dar loro il giusto merito, con l’arrangiamento e tutti gli strumenti che servivano per farle venire fuori bene e spero che esca quest’anno! Quello che succederà adesso è tutto un punto di domanda: non si sa come, dove e quando uscirà! Siamo in fase di mix, però spero che quest’anno veda la luce!  » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
23 aprile 2015

 

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