Musica, Marracash torna con “Status”


Musica, Marracash torna con “Status”


Dopo una pausa di tre anni, che poi tanto pausa non è stata, Marracash è tornato con un album Status che può essere definito della maturità anche per via di questioni anagrafiche, oltre che di esperienza.
“Non ho mai fatto mistero che non faccio musica per rispettare calendari o leggi di mercato. Non trovo sia questo l’intento di un artista che si definisca tale. Sentivo la necessità di accumulare un bagaglio di esperienze per non fare un album fotocopia di quelli precedenti. Non che poi sia stato veramente fermo: ho lavorato a numerose collaborazioni con i rapper della cosiddetta “generazione Y”, aperto una etichetta e lanciato una linea di abbigliamento; senza dimenticare poi quel substrato di canzoni che esistono sul web, che vanno a riempire il periodo tra una uscita ufficiale e l’altra.”
L’attacco verso alcuni rapper italiani che “non hanno un cazzo da dire e trovano la loro unica forza nelle foto alla Cioè messe su Instagram” arriva chiaro e forte, sia dai suoi testi che dalle sue scelte artistiche legate non solo ad una scelta di una metrica rispetto ad un’altra, ma al suo progetto in toto.
“Ho guardato un sacco di film e serie tv, oltre ad aver letto molti libri: sono ingordo di tutto ciò che fa appello all’immaginazione e racconta storie.”
Un album denso, “fluviale” e pieno di testo, che di storia ne racconta una, analizzandone tutte le sfaccettature che la compongono: Fabio Rizzo ha molto da dire, a proposito della scena hip hop italiana ma non solo.
“Un atto è politico dal momento in cui parti da qualcosa che hai vissuto e che conosci bene. Molto più che dire che la disoccupazione sta al 40% che non c’è bisogno che te lo dico io!”
“Status” è nato tra Londra, Milano e Los Angeles, per poi essere mixato da Anthony Kilhoffer, pluri-vincitore di Grammy e braccio destro di Kanye West: diciotto tracce inediti con collaborazioni con Achille Lauro, Fabri Fibra, Coez, Salmo, Luchè, Neffa, Guè e Tiziano Ferro.
Mentre l’uscita dell’album è prevista per domani (20 gennaio), il 16 gennaio è uscito il singolo “In Radio”: lo stesso Marra ha affermato che “la radio è ancora lo spartiacque tra il prima e il dopo. Il Web ancora adesso viene usato come trampolino per tuffarsi in tv e in radio, sebbene viviamo una fase di transizione. C’è da dire che in Italia c’è un deficit di critica preoccupante: è tutto lasciato in mano al pubblico su YouTube, ed è sacrosanto che il pubblico lo dica, ma altrettanto sacrosanto che ci sia qualcuno (voi giornalisti, per esempio!) a segnalare alcune cose più tecniche, a fornire quell’interpretazione che qui latita.”
“Status” non assicura solo uno sguardo disincantato sul panorama musicale e sociale che ci circonda, ma anche quella maturità e quella esigenza di denuncia che chi conosce e segue l’artista ha imparato ad aspettarsi, insomma, un lavoro che farà discutere. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
19 gennaio 2015

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