Musica, gli Stereo Age tornano con “Half Of Us”

Musica, gli Stereo Age tornano con “Half Of Us”

A proposito di gruppi emergenti non possiamo non segnalarvi il ritorno sulle scene di una band torinese da tenere assolutamente a portata di orecchio se il caro vecchio pop punk americano è il vostro pane quotidiano o se comunque “masticate” quel tipo di musica.
In uscita in questi giorni il video di “Stickers”, primo singolo estratto da “Half Of Us”, album in uscita il 15 aprile, che merita almeno due ascolti per essere apprezzato a dovere: fidatevi e non ve ne pentirete. In un mondo in cui si va sempre troppo di fretta bisognerebbe riuscire a ritagliarsi un po’ di tempo da dedicare a quello che di positivo arriva dalla scena emergente italiana e questi quattro ragazzi ne sono la prova vivente.
Chi sono gli Stereo Age e come sono nati?
Gli Stereo Age sono nati per puro caso alla fine del 2010. Quattro ragazzi di Torino che si conoscevano perché avevano diviso il palco in precedenza, ognuno membro di una band diversa. Band che, altrettanto per puro caso, si sciolgono tutte nello stesso periodo. Chiamarsi per chiedere se si voleva metter su un progetto tutti insieme è stato quasi naturale. Dall’epoca le cose sono piuttosto cambiate. Degli originali attualmente siamo rimasti in due, io (Daniele) e Andrea. Strada facendo però abbiamo trovato altri due amici, Alessandro e Lorenzo, che hanno deciso di condividere con noi questo progetto e che ormai da due anni fanno parte di questa grande famiglia.
Come definireste il vostro nuovo album con tre aggettivi e perché avete scelto proprio questi tre aggettivi?
Questa è una bella domanda! Penso che se dovessimo dare tre aggettivi al nuovo album, o EP che dir si voglia, i più adatti sarebbero sicuramente “diverso”, “faticoso” e “lungo”. “Diverso” perché abbiamo cercato di ripartire un po’ da zero rispetto a quello che avevamo fatto in precedenza, provando il più possibile a differenziarci dalle solite sonorità pop-punk in cui spesso ricadevamo. “Faticoso” perché tra la fase compositiva e quella di registrazione ci abbiamo messo 8 mesi, che visti da fuori sembrano tantissimi per 8 pezzi, di cui un intro e un pezzo di 50 secondi. In realtà, come nel nostro stile, siamo arrivati appena in tempo. Sai, il lavoro e la vita quotidiana non ci permettono spesso di dedicare tutto il tempo che vorremmo alla musica. Da qui nasce l’esigenza di ritagliarsi quel tempo che manca con tanta fatica, lavorando ai pezzi la sera fino a notte fonda o nel weekend. “Lungo”, invece, perché rappresenta in realtà un lasso di tempo molto ampio compositivamente parlando, includendo pezzi che erano già stati abbozzati addirittura un anno e mezzo fa e poi messi da parte.
Avete una modalità standard di composizione delle vostre canzoni oppure cambia ogni volta?
Durante gli anni è sicuramente cambiata molto la nostra fase compositiva. Non ti annoierò con tutti i periodi diversi che abbiamo attraversato, però per quanto riguarda la scrittura dei pezzi del nuovo disco abbiamo lavorato spesso io e Alessandro in fase iniziale, per dare una struttura ed un senso alle chitarre, che questa volta sono state quasi sempre il nostro punto di partenza. Da lì si aggiungevano il contributo di Lorenzo, specialista nella ricerca di sonorità meno scontante e a cui va il gran merito di aver scritto buona parte dei testi. Per ultimo arrivava Andrea, fondamentale per la parte ritmica di stacchi, tempi particolari e tutto il resto. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
14 aprile 2015

Ecco come rimanere in contatto con gli Stereo Age e non perdere nessuna novità che li riguarda:
https://www.facebook.com/stereoage?ref=ts&fref=ts
http://stereoage.bandcamp.com

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