Ortigia Film Festival, a Siracusa cinema ed eventi

Ortigia Film Festival, a Siracusa cinema ed eventi

Ha preso il via lo scorso 9 Luglio e si concluderà il prossimo 16 Luglio l’ottava edizione dell’Ortigia Film Festival, uno tra gli eventi culturali estivi più attesi della città di Siracusa. Il concorso di lungometraggi opere prime e seconde italiane, cortometraggi nazionali e internazionali, è diventato negli anni anche vetrina di documentari, retrospettive, anteprime, omaggi a grandi autori, film di recente produzione, inediti di autori emergenti, ma spazio anche a focus, ai capolavori della storia del cinema, mostre, istallazioni, masterclass, workshop e incontri con gli autori.
Tra i momenti salienti della giornata di oggi il premio OFF 2016 a Laura Delli Colli che le sarà consegnato in Arena Minerva alle 22.30 dalla direttrice Lisa Romano. Il comitato artistico di Ortigia Film Festival ha deciso di attribuire un Premio Speciale alla Sig.ra Delli Colli per il suo impegno nella diffusione della cultura italiana, ed in particolare quella cinematografica.
A seguire Laura Delli Colli, introdotta da Stefano Amadio presenterà il suo libro “Pane, Film e Fantasia” in cui propone un affascinante itinerario del gusto nel backstage delle cucine del cinema d’autore italiano ma anche delle commedie più popolari, svelando aneddoti e dettagli di film storici ma anche raccontando la tavola cinematografica di Ettore Scola e Pupi Avati, il gusto nel cinema di Federico Fellini fino al trionfo della cucina nei film di Ferzan Ozpetek.
La serata inizia alle 20,45 con il terzo film in concorso L’Universale di Federico Micali che sarà presentato in Arena Minerva. Il film è la storia di tre amici e dei loro destini a cavallo degli anni ’70 tra sogni, illusioni e sconfitte di una generazione. Ma è anche la storia di un cinema di Firenze – L’Universale e di tutti coloro che vi gravitavano attorno. All’Universale il vero spettacolo non era il film ma il pubblico che lo animava perché, come spesso accade, il cinema è lo specchio e il trait d’union di storie private e collettive. Dallo schermo alle scomode poltrone di legno dove si incontravano e sovrapponevano Marlon Brando e il Tamburini, John Wayne, la politica e l’amaro Ballardini, l’hashish, il punk, la new wave, l’eroina, le radio libere. Claudio Bigagli, interprete del film saluterà il pubblico del Festival e racconterà il mito del Cinema Universale. Il film sarà replicato in arena Logoteta alle 23 sempre alla presenza di Claudio Bigagli.
Dopo la premiazione a Laura Delli Colli e la presentazione del suo libro a seguire Rai Cinema Channel presenta Pillole di Cinema: ”Ricette e ritratti d’attore” incontra il pubblico Lorenza Indovina
Alle 22.45 in Arena Minerva per l’omaggio a Mastroianni Andrea Purgatori ricorda Marcello Mastroianni in occasione della proiezione del doc Marcello una vita Dolce per la regia di Maria Canale e Annarosa Morri. Il documentario mostra interviste raccolte in diversi momenti della vita dell’attore, brani tratti dai suoi film, immagini riprese sui set, i ricordi delle figlie Barbara e Chiara, di attori, registi e persone a lui vicine, uniti a immagini di un vecchio documentario realizzato da Antonello Branca nel ’64 che mostra Mastroianni all’apice del suo successo.
Alle 20.45 in Arena Logoteta per il concorso cortometraggi l’anteprima regionale del corto Tra le dita di Cristina Ki Casini che incontrerà il pubblico del festival.
Alle 21.00 sarà presentato Grozny Blues per la regia di Nicola Bellucci in anteprima regionale. Il documentario, segue la storia di alcuni abitanti di Grozny, capitale della Cecenia lacerata dalla guerra, dove la vita quotidiana è segnata da repressione politica, costumi restrittivi, islamizzazione forzata e l’incapacità di affrontare criticamente la storia recente. Il film si sviluppa intorno a quattro donne che da anni lottano per i diritti umani in un contesto ogni giorno peggiore, sempre più disilluse dal presente nella Russia di Putin. L’edificio dove lavorano ospita anche un Blues Club frequentato da un gruppo di giovani. Questi serbano solo un vago ricordo dell’epoca delle guerre cecene negli anni ‘90, e cercano di dare un senso agli eventi assurdi e grotteschi che accadono nel loro paese. Legando il personale e l’intimo al politico, Nicola Bellucci mostra in modo drammatico e allo stesso tempo molto poetico, cosa significhi vivere in una società divisa, che naviga in una terra di nessuno tra guerra e pace, repressione e libertà, tradizioni arcaiche e modernità. » red
11 luglio 2016


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