Scuola, Berretta: “Con i tagli gravissime conseguenze in Sicilia”

Il parlamentare nazionale del Partito Democratico, Giuseppe Berretta, ha presentato alla Camera due distinte interpellanze parlamentari rivolte al ministro Mariastella Gelmini, ponendo all’attenzione del ministero dell’Istruzione le gravi conseguenze dei tagli alla spesa per il comparto scuola che si verificheranno dal prossimo anno scolastico, soprattutto nelle scuole siciliane.
La prima interpellanza prende spunto dai ripetuti appelli lanciati da alcuni genitori di alunni dell’istituto Monterosso di Catania. “Dal prossimo anno scolastico – spiega Berretta – alcune sezioni della scuola primaria dell’istituto Monterosso verranno accorpate in un’unica classe, in cui si troveranno quattro alunni con difficoltà di apprendimento: due diversamente abili, uno con disabilità certificata e uno affetto da dislessia”. “I genitori degli alunni delle suddette classi – scrive l’esponente del Pd nell’interpellanza – hanno rivolto agli uffici territoriali competenti ed al Ministero dell’Istruzione un accorato appello paventando il rischio che l’insegnate prevalente, previsto per l’anno scolastico 2010-2011, non potrà far fronte ad una situazione tanto problematica, conseguente all’accorpamento delle classi e, contestualmente, al taglio delle ore di sostegno, che non copriranno le 30 ore settimanali”.
La situazione in tutta la Sicilia è particolarmente grave, sono oltre 100 le richieste di autorizzazione in deroga di ore di sostegno rivolte all’Ufficio scolastico regionale. Proprio in Sicilia si è verificato il caso che ha portato, a febbraio 2010, alla sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittima la Finanziaria 2008, nella parte in cui fissava un limite massimo al numero dei posti degli insegnanti di sostegno. Berretta ha chiesto al ministro Gelmini di “rivalutare tutti i casi di alunni affetti da disabilità grave ai quali non è stato assegnato, come invece previsto e ribadito dalla Corte Costituzionale, un congruo numero di ore di sostegno e di revocare l’accorpamento di classi in cui siano presenti alunni con gravi disabilità”.
Il parlamentare nazionale si è occupato anche degli insegnanti di musica che dal prossimo anno perderanno il lavoro a causa della riforma dei licei: “Nonostante numerose e ripetute dichiarazioni rilasciate da esponenti del Governo sull’importanza dell’educazione musicale e il trionfalismo della creazione dei licei musicali, nel prossimo anno scolastico l’insegnamento di tale disciplina sarà cancellata da tutti gli indirizzi liceali – scrive l’esponente dei Democratici – tale decisione comporterà un impoverimento dell’offerta formativa della scuola italiana ed una inaccettabile ingiustizia nei confronti dei docenti della classe di concorso A031, docenti a tempo indeterminato con una media di 20 anni di servizio”.
Solo in Sicilia sono circa 500 i docenti di musica a rischio, “a causa del limitatissimo numero di licei musicali: solo 34 in tutta Italia”. In Sicilia i licei musicali saranno soltanto due, forse tre se verrà attivato a Catania nel quartiere di Librino. “E’ necessario ed opportuno – conclude Berretta nell’interpellanza – in considerazione dell’importanza che la musica riveste nella cultura e nella tradizione italiana, adoperarsi per prevedere l’insegnamento dell’educazione musicale in tutti gli indirizzi liceali e aumentare il numero di licei musicali autorizzati sul territorio nazionale”.

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