Scuola, è legge il “salva-presidi”

La settima commissione del Senato ha approvato, in via definitiva, il disegno di legge per i presidi Siciliani Norme per la salvaguardia del sistema scolastico in Sicilia. Adesso sarà un decreto del ministro dell’Istruzione a rinnovare il concorso: i presidi vincitori sosterranno una prova scritta, sull’esperienza maturata in questi tre anni di servizio e se la supereranno verranno confermati in ruolo. Per quelli che invece sono in graduatoria, ma non sono ancora in servizio, la prova scritta verterà su un argomento da loro scelto tra quelli che sono stati svolti nel corso di formazione. Tutti gli altri partecipanti alle prove scritte del vecchio concorso potranno partecipare anche al nuovo e accedere eventualmente a un nuovo corso di formazione. Il tutto si concluderà entro due mesi.
L’articolo 1 autorizza il Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca a definire le modalità di espletamento del concorso con un decreto, da emanare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, distinguendo tre tipologie di candidati e disponendo differenti modalità concorsuali per ciascuna di esse.
L’articolo 2 prevede che per quanti hanno partecipato con esito positivo al corso-concorso bandito nel 2004 e sono in servizio come dirigenti scolastici con contratto a tempo indeterminato, la prova concorsuale consiste in un colloquio sull’esperienza maturata in servizio. Il superamento di tale colloquio comporta la conferma del rapporto di lavoro e la titolarità delle sedi alle quali sono assegnati.
Ai sensi dell’articolo 3, per quanti hanno completato la procedura concorsuale con esito positivo e sono collocati utilmente in graduatoria, ma non sono ancora in servizio, la prova concorsuale consiste in un colloquio su un argomento a scelta trattato nel corso di formazione. Il superamento della prova comporta la conferma della posizione occupata in graduatoria.
L’articolo 5 dispone che sia ammesso alla rinnovazione della procedura concorsuale un terzo gruppo di candidati, ovvero quanti hanno partecipato alle prove scritte del corso concorso del 2004 consegnando il relativo elaborato. La procedura concorsuale consiste in una nuova valutazione degli elaborati dei candidati con l’adozione, da parte della commissione giudicatrice, delle misure idonee a garantirne l’anonimato.
Esprime soddisfazione il deputato del Pd Tonino Russo: “Il provvedimento approvato definitivamente dal Senato segna l’epilogo positivo di una vicenda alquanto controversa”. “L’aspetto più significativo – prosegue il deputato Pd – è rappresentato dalla certezza di stabilità che viene restituita ad oltre un terzo delle scuole siciliane che ottengono, così, la conferma in ruolo dei loro dirigenti”.
“La figura dei presidi in una scuola è fondamentale, perché sono il principale riferimento istituzionale nei singoli istituti. L’incertezza che li ha riguardati in questi anni – conclude Russo (Pd) – non ha sicuramente giovato alle rispettive scuole”.

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