Scuola, fra i 10 ed i 30 anni per stabilizzare i precari

SCUOLA – Grazie anche a Brunetta i precari stanno meritando un posto d’onore nelle cronache. Se c’è un settore in cui la precarietà ha raggiunto apici inarrivabili è la scuola. Ci sono i precari storici, quelli nuovi, i nuovissimi e i futuri, ma soprattutto ci sono quelli a vita. Quelli che andranno in pensione, avendo lavorato sempre nella scuola, senza mai aver avuto un contratto a tempo indeterminato.
Il mensile Tuttoscuola, con un’inchiesta rileva come la scuola non si libererà presto dei precari. “Ci vorranno quasi 10 anni per immettere in ruolo tutti i precari (storici e futuri) della scuola primaria, poco meno di 30 anni per assorbire i precari della scuola dell’infanzia, dai 7 ai 10 anni per assorbire i docenti di lettere”.
“Le attese sarebbero state ancora maggiori se l’emendamento al Decreto Sviluppo che consentiva la riapertura delle graduatorie ad esaurimento ad altri 20 mila insegnanti, accolto in un primo momento dalla commissione Cultura della Camera, fosse passato in via definitiva”. La Camera ha comunque approvato un ordine del giorno che impegna il Governo in tal senso. Ci vorrà dunque un provvedimento del Governo, non ci sarebbero comunque i tempi per farlo per il prossimo anno scolastico.
Nel dettaglio, per la scuola primaria, nel 2010 risultavano iscritti nelle graduatorie provinciali per la scuola primaria circa 67.000 docenti.
Quanto tempo ci vorrà per far entrare in ruolo tutte queste persone? Bisogna innanzitutto stimare quanti posti si libereranno nei prossimi anni per pensionamenti, e per far questo Tuttoscuola analizza il trend storico.
Secondo i calcoli per assorbire 67mila docenti di scuola primaria iscritti nelle graduatorie ad esaurimento ci vorranno, quindi, tra gli otto e i dieci anni, sempre che i posti che si rendono vacanti per pensionamento coincidano con il numero di iscritti in graduatoria per la stessa provincia e che nel frattempo non vengano banditi, come sarebbe logico, nuovi concorsi con diritto di utilizzare il 50% dei posti vacanti. Sempre che non vi siano anche ulteriori riduzioni di organico.
Non andrà meglio per i precari della scuola dell’infanzia: nel 2010 aveva un numero di iscritti di oltre 72.000 unità nelle graduatorie provinciali ad esaurimento.
Con gli attuali tempi di assorbimento, ci vorranno tra i 28 e i 30 anni, per stabilizzare i 72.000 iscritti nelle graduatorie ad esaurimento: sempre che i posti che si rendono vacanti per pensionamento coincidano con il numero di iscritti in graduatoria per la stessa provincia e che nel frattempo non vengano banditi, come sarebbe logico, nuovi concorsi con diritto di utilizzare il 50% dei posti vacanti. Bisognerebbe insomma che si svuotasse tutta la scuola statale dell’infanzia per far posto agli iscritti nelle graduatorie e non basterà.

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