Sicilia, abolizione province, Pd “Riforma è svolta per la Sicilia e per il Paese”

presidente regione siciliana“Una svolta per la Sicilia e per il Paese, una riforma che parte da qui e porta la nostra isola ad essere un punto di riferimento a livello nazionale per modernità e innovazione istituzionale. Il Pd all’Ars ha lavorato a lungo per questo risultato: è una vittoria di tutta la coalizione che sostiene il governo Crocetta. Avevamo preso un impegno e lo abbiamo mantenuto ”.Lo dicono Baldo Gucciardi, presidente del gruppo PD all’Ars e Giuseppe Lupo, segretario regionale del PD, a proposito del voto con il quale l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato l’articolato del disegno di legge che prevede che entro il prossimo 31 dicembre sia approvata una legge che definisce il modello di Consorzi di comuni in sostituzione delle Province, con elezioni di secondo livello.
“Sentiamo il bisogno – aggiungono Gucciardi e Lupo – di ringraziare innanzitutto i deputati del Pd e dell’intera maggioranza, anche in questa occasione hanno lavorato con competenza e compattezza per raggiungere questo obiettivo”.
Il testo del ddl approvato dall’Ars è stato riscritto attraverso l’approvazione di un emendamento (n° 1.169, primo firmatario Gucciardi, con Leanza e Malafarina) approvato con 53 voti a favore, 28 contrari e 1 astenuto. L’Ars si riunirà domani alle 16 per le dichiarazioni di voto e il voto finale al disegno di legge.
“Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto: in Sicilia non si voterà  più per eleggere presidenti e consiglieri provinciali. Le Province da oggi sono organi di secondo livello. Adesso inizia il percorso di profonda riforma della Regione”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato del gruppo PD all’Ars, a proposito del voto con il quale l’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato l’articolato del disegno di legge che prevede che entro il prossimo 31 dicembre sia approvata una legge che definisce il modello di Consorzi di comuni in sostituzione delle Province, con elezioni di secondo livello. L’Ars si riunirà domani alle 16 per le dichiarazioni di voto e il voto finale al disegno di legge.

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