“The Imitation Game”: un segreto di stato al cinema


“The Imitation Game” è la storia del matematico e del crittoanalista Alan Turing ed è l’adattamento del libro “Alan Turing: Enigma”, scritta da Andrew Hodges.
La pellicola racconta quello che per cinquant’anni non si è potuto sapere: dopo la rivelazione del segreto di stato le riflessioni si sono letteralmente sprecate, a dimostrazione del fatto che, purtroppo, a quanto pare non si impara molto dagli errori commessi in passato.
Bisognerebbe stare decisamente più attenti a non ripercorrere le strade senza uscita già percorse in passato, ma forse è nella natura umana la tara per cui, più di tanto, in un breve lasso di tempo, non ci si riesce ad evolvere. La speranza nel miglioramento è sempre l’ultima a morire e film (e libri) come questo non possono che essere di insegnamento.
“Il matematico e crittoanalista inglese Alan Turing, durante la Seconda guerra mondiale mise le proprie capacità al servizio dell’esercito, per decriptare il Codice Enigma. Sviluppando ricerche già svolte dall’Ufficio Cifra polacco, Turing lavorò per tutta la guerra con la macchina Bomba, progettata in Polonia da Marian Rejewski nel 1932 e ultimata nel 1938. Con il calcolatore Enigma le Potenze dell’Asse comunicavano tra loro durante la guerra; Turing mise insieme presso la Government Code and Cypher School del Government Communications Headquarters una potente struttura di ricerca basata su un gruppo di matematici polacchi fuoriusciti dopo l’occupazione nazista del loro paese, oltre a matematici, scacchisti e linguisti. Successivamente fu perseguitato a causa della sua omosessualità, fu arrestato e condannato alla castrazione chimica. Le conseguenze fisiche e mentali portarono Turing al suicidio nel 1954.”
Quello che Wikipedia non dice (a ragion veduta) è quanto il lavoro del regista norvegese Morten Tyldum e dell’intero cast (in particolare Benedict Cumberbatch e Keira Knightley) sia stato incredibilmente accurato. La storia, scioccante per la sua veridicità e per la quantità di verità taciute a discapito dei destini dei singoli, commuove, coinvolge e sconvolge.
La visione di questo film è caldamente consigliata, anche se armati di fazzoletti e, soprattutto, di una mente aperta e uno spirito pronto all’accettazione dell’altro, di qualsiasi “altro” si stia parlando. » Chiara Colasanti
TW @lady_iron
16 gennaio 2015

The imitation Game
REGIA: Morten Tyldum
SCENEGGIATURA: Graham Moore
CAST: Benedict Cumberbatch, Keira Knightley, Charles Dance, Matthew Goode, Mark Strong, Rory Kinnear, Tuppence Middleton, Allen Leech, Steven Waddington, Tom Goodman-Hill, Matthew Beard, James Northcote
DURATA: 114 Min

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