Università e Occupazione: i numeri in Sicilia

Università e Occupazione: i numeri in Sicilia

Il comparto dell’università negli ultimi anni ha affrontato dei momenti di crisi, che hanno avuto delle conseguenze sul numero di immatricolazioni presso gli atenei del nostro Paese. Eppure il 2016, un po’ com’è avvenuto per la situazione economica italiana, ha visto una parziale ripresa del settore didattico, facendo registrare numeri più che incoraggianti. La stessa cosa però non può essere detta per le università del Sud: in particolare per gli atenei della Sicilia, oggetto di un calo di iscrizioni negli atenei a causa di una maggiore mobilità dei giovani verso le università più a nord.
La distanza fra le immatricolazioni in Italia e in Sicilia è un dato che dimostra una forbice di iscritti alle università sempre più ampia. Da un lato abbiamo, infatti, un vero e proprio cambiamento di rotta: secondo i dati raccolti dall’Anvur, infatti, la media nazionale degli iscritti all’università è tornata a salire in questo 2016, con un +1,6% rispetto allo scorso anno, e con un +2,4% per quanto riguarda gli under-20. Una crescita di immatricolazioni che vede purtroppo nella Sicilia il rovescio della medaglia: secondo Bankitalia, infatti, il calo delle immatricolazioni ha portato ad un -19% rispetto al 2015, con una media inferiore non solo a quella nazionale, ma anche a quella delle altre regioni del Meridione.
Questi dati sottolineano quanto i giovani italiani abbiano preso coscienza della necessità di conseguire una laurea per trovare la propria posizione nel mercato del lavoro, e quanto questa missione possa diventare al volte ardua, senza un’adeguata preparazione.
Per questo motivo la priorità è innanzitutto iscriversi a un corso di laurea che possa garantire un alto tasso di occupazione presso le aziende italiane, come ad esempio ingegneria, economia e psicologia del lavoro: stando a quanto rilevato da Repubblica, infatti, le aziende che ricercano laureati in questi corsi assumono circa il 90% dei candidati.
Un’ottima notizia anche per gli studenti siciliani, che possono conseguire una di queste lauree presso l’Unicusano: un’università privata a Palermo che offre la possibilità di frequentare a distanza, secondo un metodo didattico che mescola tradizione e innovazione. Il connubio tra l’innovativa formula di e-learning, i cui contenuti accessibili h24 danno la possibilità di approfondire le materie affrontate quando risulta più congeniale allo studente, e il campus universitario di Palermo, che offre numerosi servizi aggiuntivi tra cui tutor o la palestra gratuita, fornisce sicuramente un valore aggiunto rispetto agli atenei tradizionali; cosa che potrebbe contribuire a stimolare una nuova crescita di immatricolazioni nella regione.
Prendere una laurea che possa garantire grandi sbocchi sul mercato del lavoro diventa dunque un’operazione necessaria, anche alla luce di una situazione che vede l’occupazione in Sicilia in leggero rialzo. Dopo anni di recessione, infatti, il tasso di occupazione siciliano ha registrato una crescita del +2,5% nel 2016: i dati rilevati da Bankitalia, dunque, testimoniano come anche nella Trinacria la situazione stia pian piano migliorando, dando alle aziende la possibilità di tornare ad assumere. Certo, la crescita è per ora modesta, ma questi dati devono comunque essere visti sia come un notevole passo avanti rispetto agli ultimi mesi che come punto di partenza di un processo di crescita nell’immediato futuro, devono dunque incentivare i giovani a conseguire una laurea per ottenere maggiori chance di assunzione nel settore di loro interesse. » red
23 giugno 2016


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