Agrigento, Pino Cuttaia “Per le scale di Sicilia”

Agrigento, Pino Cuttaia “Per le scale di Sicilia”

Domenica 13 dicembre alle ore 18,00 Pino Cuttaia presenterà il suo libro presso ENOtria Via Atenea, 223
C’è un ingrediente che non manca mai nei miei piatti e che consente di riconoscerli. Il mio ingrediente segreto è la memoria. Ognuno dei miei piatti contiene almeno un pizzico di memoria. Ognuno dei miei piatti, con la sua semplicità, prova a raccontare una storia”. Comincia così il primo libro di Pino Cuttaia, edito da Giunti.
Per le scale di Sicilia è la narrazione in forma verbale e fotografica dell’esperienza umana e professionale del cuoco che da Licata è riuscito ad attirare l’attenzione della critica gastronomica più qualificata, raggiungendo le due Stelle Michelin con il suo ristorante La Madia.
Per questi motivi lo chef Cuttaia ha accolto con piacere l’invito di ENOtria Calici in dispensa, per incontrare appassionati di enogastronomia e lettori
Il libro dello chef siciliano Pino Cuttaia inaugura la direzione scientifica dell’enogastronomia Giunti da parte di Marco Bolasco.
Quello Giunti gli dedica è un volume particolare, che rinnova la formula della monografia d’alta cucina.
Oltre alle ricette, racconti e appunti dello chef, una narrazione valorizzata da emozionanti fotografie di paesaggi, luoghi, persone, mestieri… alternate ad altre che svelano la personalità dello chef e a quelle che illustrano l’attività frenetica nella cucina de La Madia.
Ne emergono il ritratto di un vero protagonista della scena gastronomica internazionale e la (ri)scoperta di un territorio di grandissima bellezza e autenticità.
“Volevamo raccontare un’altra storia: quella di un cuoco che interpreta il proprio contesto dando voce attraverso di sé a tutti coloro che fanno parte della sua cucina, a vario titolo” commenta Marco Bolasco. “Quella di Pino Cuttaia è una storia esemplare è bellissima: una Sicilia di gesti, di terra e di vita. Siamo felici di poter aprire un nuovo sguardo sull’enogastronomia, in Giunti, partendo da Sud con questo progetto che è più di un semplice libro”. » red
4 dicembre 2015




ENOtria | Calici in dispensa
Via Atenea, 223 – 92100 Agrigento
+ 39 393 3716217
info@enotriashop.it

Per le scale di Sicilia
Pino Cuttaia
Racconti di Francesco Lauricella | Prefazione di Marco Bolasco
Fotografie di Davide Dutto
Giunti Editore
288 pagine, 35 euro

Pino Cuttaia, 46 anni e tre figli, ha aperto La Madia a Licata (Agrigento) insieme alla moglie Loredana nel 2000. Con il suo ristorante ha conquistato i più importanti riconoscimenti da parte delle più prestigiose guide gastronomiche. Nel 2005 è il Giovane dell’Anno per la Guida dei Ristoranti d’Italia L’Espresso, nel 2006 riceve la Stella Michelin, nel 2008 conquista le Tre forchette del Gambero Rosso e i Tre cappelli della guida L’Espresso. Nel 2009 riceve la seconda Stella Michelin. Dal 2009 è fra i Cinque Baci della guida Bibenda dell’AIS. Nel 2010 viene premiato da Altissimo Ceto per il Pranzo dell’anno. Dal 2011 è fra i ristoranti Due Medaglie della guida Touring. Nel 2012 vince il Trofeo Galvanina come Chef dell’anno. Nel 2013 riceve il Premio Pommery Piatto dell’anno con la Nuvola di mozzarella per la Guida Ristoranti de L’Espresso. Per il Golosario è il “Cuoco dell’anno”. Nel 2014 il suo Uovo di Seppia é il piatto simbolo della decima edizione di Identità Golose.

Francesco Lauricella 40 anni, siciliano. Vive fra Licata e Roma inseguendo le sue due grandi passioni: la politica e la cucina. Esperto di comunicazione marketing; cura l’immagine e la comunicazione di politici, ma anche di chef, ristoranti ed aziende di vino.
Per YESnews.it, di cui è fondatore, scrive di vini, ristoranti e viaggi.

Davide Dutto vive in Piemonte dove è nato nel 1961. Fotografo professionista dal 1982, si muove in bilico tra arte e mestiere attraverso tutti i territori della fotografia. Oggi il suo lavoro si snoda nel tentativo di trasferire emozioni, quasi volesse, con uno scatto, con un semplice clic, rubare l’anima ai suoi soggetti per poi restituirla attraverso le immagini. Fotografie che raccontano luoghi fisici e dell’anima, dove speso l’occhio s’intreccia con la vita.

 

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