Agrò e la deliziosa vedova Carpino

LETTURE – Italo Agrò, viene trasferito a Roma e qui deve affrontare la sua prima inchiesta su un omicidio. Condotta con i metodi dei romanzi gialli, più che con i più ortodossi metodi investigativi.
è il 1991 e il giovane magistrato, di origine siciliana, viene trasferito nella Capitale, da Biella. A pochi giorni dal suo arrivo, Abramo Carpino, commerciante di legname di una ricca famiglia ebrea, viene trovato morto nella sua Mercedes. Il decesso viene archiviato come naturale. Ma il fratello del defunto, Aaron, sfruttando i rapporti fra il suo avvocato ed il procuratore aggiunto Bediato, fa riaprire le indagini, lanciando l’ombra del sospetto sulla piacente vedova. Le indagini fanno emergere un quadro più complesso del previsto.
Cacopardo racconta con maestria i rapporti che Agrò instaura con i suoi nuovi colleghi e le sue nuove conoscenze. Il procuratore aggiunto, appassionato di musica classica, molto attento alla politica, alle correnti della magistratura, ed alla stampa; con lui instaura una vera e propria guerra psicologica per acquisire autonomia, ma senza infastidirlo troppo. Con il fidato Scuto, che lo affianca nelle indagini, riesce da subito a instaurare una sintonia perfetta. Tante nuove conoscenze anche in campo femminile, anche se non manca qualche vecchia fiamma.
Agrò ci porta a scoprire Roma, di cui inizia ad apprezzarne pregi, a cominciare dalla cucina, e difetti. Sullo sfondo c’è la politica dell’Italia del 1991, ed Agrò spesso si lascia andare in riflessioni e giudizi sulla magistratura e sulla politica, in cui simpatizza per il Pds.


Agrò e la deliziosa vedova Carpino

Domenico Cacopardo
Marsilio
16,50 euro
252 pagine

13 aprile 2011

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