Al voto! Al voto!

POLITICA – Mentre nei corridoi di Montecitorio inizia a circolare l’ipotesi di elezioni in febbraio, suscitando il panico specie fra i peones, si cominciano a intravedere le possibili ricadute dello scioglimento anticipato delle Camere sugli altri livelli istituzionali.
A cominciare dalla città di Palermo, se si andrà al voto per le politiche, Diego Cammarata si dimetterà per candidarsi e a Palermo si potrebbe votare a maggio, un anno e sei mesi prima della scadenza naturale del suo mandato. Questo è lo scenario prospettato dai nuovi vertici del Pdl di Palermo e provincia che oggi, in conferenza stampa, hanno anticipato alcune strategie del partito proprio in vista delle prossime amministrative che coinvolgeranno una trentina di comuni, tra cui Bagheria.
L’eventuale voto per le politiche potrebbe determinare la fine anticipata anche della XV legislatura regionale in Sicilia: nel Pdl, infatti, molti ragionano sull’ipotesi di dimissioni da parte del governatore Raffaele Lombardo (Mpa) nel caso di una sua elezione nazionale e di un suo maggiore coinvolgimento politico. In questo scenario, il Pdl ritiene che per le regionali si potrebbe votare nell’autunno del 2011.
“È scontato che Lombardo si candidi alle politiche per fare da traino alla sua lista”, dice uno dei tre coordinatori provinciali e deputato regionale del Pdl Salvino Caputo, durante la presentazione a Palermo dei nuovi assetti del partito che dopo due anni di vuoto. A quel punto le sue vicende giudiziarie e la traballante ed originale maggioranza che sostiene il suo quarto governo gli potrebbero suggerire di preferire un più comodo scranno a Roma

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