Infrastrutture al Sud, botta e risposta Schifani-Matteoli

POLITICA – Il Presidente del Senato, Renato Schifani, in visita a Lecce, sottolinea il netto divario fra nord e sud in termini di infrastrutture. Parlando di un sud “mortificato e avvilito”. Ha paragonato infatti i progetti di Rfi, che mirano a ridurre i tempi di percorrenza tra Roma e Milano a 2 ore e 20 minuti, mentre in Sicilia per percorrere la distanza, nettamente inferiore, tra Palermo e Catania sono necessarie 4 ore.
“Nessuno vuole fare naufragare i progetti del nord – ha detto Schifani – ma nessuno può permettersi di mortificare e avvilire così il meridione; la misura è colma”.
Gli risponde a stretto giro di posta, il collega di partito Altero Matteoli, ministro delle Infrastruture.
“Che il Meridione soffra di un ritardo infrastrutturale più marcato rispetto al resto dell’Italia è un dato certo ed inconfutabile. Ma il governo Berlusconi nei primi tre anni di legislatura – precisa Matteoli – ha destinato il 40 per cento delle risorse complessive proprio al Sud, fatto mai registratosi nella storia della Repubblica”.
“E ciò nella consapevolezza che questa area decisiva del Paese debba recuperare al più presto il gap infrastrutturale per porsi nelle condizioni di crescere al pari del resto del Paese”.
“Sull’alta velocità ferroviaria – prosegue il ministro – lo sostengo da sempre, non vi è dubbio che il servizio debba arrivare fino a Palermo così come in Puglia ed, in tal senso, il Ministero che mi onoro di dirigere sta operando”.
“Mi auguro – conclude – che il presidente del Senato voglia leggere i programmi già approvati dal governo, quelli in fase di attuazione e quelli in corso di approvazione, tutti orientati al riequilibrio dell’infrastrutturazione dell’Italia”.
Insomma Schifani non sarebbe sufficientemente informato. Oppure è possibile che a far lievitare tanto la percentuale di risorse destinate al Sud ci sia il Ponte sullo Stretto? A cui ormai credono in pochi.

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