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“La riforma delle intercettazioni, dunque, – aggiunge Messana – è destinata a condizionare pesantemente la sicurezza dei cittadini, soprattutto in territori come il nostro fortemente pervasi dalla presenza della criminalità organizzata, depotenziando gli strumenti a tutela dell’ordine pubblico e di repressione del crimine”.
“Il Ministro della Giustizia, Angelino Alfano – continua il coordinatore Pd – fa bene a complimentarsi con le Forze dell’Ordine e con la Magistratura, ma farebbe bene a riflettere sulle amare considerazioni del Procuratore della Repubblica di Agrigento e a preoccuparsi delle esigenze di sicurezza dei cittadini che le iniziative parlamentari sue e del governo Berlusconi mettono seriamente a repentaglio”.
“Altrimenti, i complimenti e le congratulazioni – sottolinea Messana – rischiano di sortire l’effetto di uno sberleffo: siete stati bravi, ma vediamo come ve la cavate con un braccio legato dietro la schiena”.
“L’operazione che ha riguardato Licata ci consegna un’altra riflessione che riguarda la situazione amministrativa: – per Messana (Pd) – non è più tollerabile l’assenza di un Sindaco da una città importante come Licata”.
“Il fenomeno criminale non può essere affrontato soltanto con la meritoria e faticosa attività di repressione condotta dalla magistratura e dalla polizia giudiziaria, ma richiede – continua – una seria politica di recupero ed inclusione sociale, impensabile in una città senza Sindaco e senza Consiglio Comunale”.
“Le vicende private del cittadino Angelo Graci, costretto da un divieto di soggiorno e rinviato a giudizio, privano Licata di una guida serena ed autorevole – conclude Emilio Messana – che possa affrontare le gravi emergenze sociali che attanagliano la città ed al contempo incanalare in programmi virtuosi di crescita e di sviluppo le enormi potenzialità economiche e produttive”.