‘La mafia distrugge l’agricoltura’, l’allarme della Coldiretti all’Expo 2015

‘La mafia distrugge l’agricoltura’, l’allarme della Coldiretti all’Expo 2015

“La mafia distrugge l’agricoltura”: lo ha ribadito oggi il presidente della Coldiretti Sicilia, Alessandro Chiarelli, che ha partecipato all’Expo 2015 di Milano all’evento “No Mafia Day” promosso al Cluster Biomediterraneo coordinato dalla Regione siciliana in occasione del 23° anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta.

“Dall’abigeato al furto di animali e mezzi, dalla sottrazione di prodotti a atti intimidatori, nelle campagne siciliane – ha denunciato il leader della Coldiretti siciliana – si consuma ogni giorno l’ampio ventaglio di delitti contro uno dei settori fondamentali della Sicilia. “Si tratta di un business che in Italia – ha spiegato – raggiunge quasi 16 miliardi di euro e in Sicilia supera i 5 miliardi.  Assistiamo oggi – ha aggiunto – a una vera e propria vampirizzazione delle risorse sistematicamente operata dai poteri illegali”.

“I capitali accumulati sul territorio dagli agromafiosi attraverso le mille forme di sfruttamento e di illegalità hanno bisogno – ha sottolineato Chiarelli – di sbocchi, devono essere messi a frutto e perciò raggiungono le città, in Italia e all’estero, dove è più facile renderne anonima la presenza e dove possono confondersi infettando pezzi interi di buona economia. Le zone interne – ha concluso il presidente della Coldiretti Sicilia –  si stanno spopolando lasciando il territorio ai poteri forti che mettono le mani su enormi estensioni per speculare”.



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