Licata, conti in rosso, il Commissario “Spesa sociale +125%”

LICATA – Il Commissario straordinario lancia l’allarme sui conti del comune e bacchetta la giunta Graci.
Giuseppe Terranova è il commissario straordinario, che sostituisce il Consiglio Comunale dimessosi un anno fa all’indomani dell’avvio dell’inchiesta che ha riguardato il sindaco, l’assessore ai Serizi Sociali ed il vice Presidente del Consiglio Comunale, lancia l’allarme sui conti del comune. Ha inviato una lunga e dettagliata lettera al sindaco Angelo Graci – che troverete di seguito – in cui denuncia una serie di inadempienze nella redazione del bilancio e sottolinea alcune criticità che non sono state ancora affrontate.
Il dott. Terranova ricorda che al 30 novembre del 2009, non erano state effettuate “né la verifica degli equilibri di bilancio né apportate le variazioni”. Dagli atti del Comune – secondo Terranova risulterebbero “delle incongruenze sostanzialmente, sia alla tempistica circa la proposizione degli atti nonché, il disordine contabile riscontrato sui documenti finanziari, in particolare sul rendiconto esercizio finanziario 2008, con la evidente conseguente discrasie sugli atti  contabili a seguire”.
Ma l’accusa più grave lanciata dal Commissario riguarda la spesa sociale che è più che raddoppiata. Arrivando a sfiorare quota 8 milioni.
L’aumento della spessa sociale sarebbe – secondo Terranova – “del 125% passando da uno stanziamento, nell’esercizio finanziario 2008 pari ad Euro 3.563.640,00 a un stanziamento nel bilancio 2010 di Euro 7.992.212,00”.

La lettera del Commissario straordinario inviata al Sindaco di Licata
Appare superfluo sottolineare che quest’Ufficio con diverse note ed in riunioni con gli Amministratori e Dirigenti ha, in tempi diversi, e per ultimolo scorso  23 novembre, sollevato le problematiche economico – finanziarie dell’Ente per le relative refluenze, sul bilancio dell’Ente, riservate alla competenza dello scrivente.
      Ai fini di una puntuale analisi è necessario ripercorrere, dal momento dell’insediamento dello scrivente ad oggi, le criticità riscontrate sui bilanci dell’Ente. E’ ovvio rammentare che la crisi finanziaria non è riconducibile solo alla condotta di codesta Giunta ma non possono sottacersi  due argomentazioni:
–                 negli ultimi anni, la finanza derivata ha avuto un drastico ridimensionamento nei trasferimenti e se le Amministrazioni precedenti hanno potuto sostenere politiche di bilancio diverse ciò era imputabile a maggiori trasferimenti rapportato a presumibili minori spese riguardo i capitoli che in appresso si valuteranno.
–                  Nonché, si ricordano le competenze assegnate al Sindaco riguardo la nomina della Dirigenza e, di rimando,  si richiamano le competenze e responsabilità assegnate della legge, art. 109 del D.Lgs. 267/2000, a questi ultimi.  
 Preme, altresì,  sottolineare,  che i dovuti accorgimenti, in tempi appropriati, avrebbero certamente attenuato le criticità oggi riscontrate.
Fatta questa premessa si ricorda che al 30 novembre del 2009, non erano state effettuate né la verifica degli equilibri di bilancio né apportate  la variazioni, e dagli atti del Comune risulterebbero delle incongruenze sostanzialmente, sia  alla tempistica circa la proposizione degli atti nonché, il disordine contabile riscontrato sui documenti finanziari, in particolare  sul rendiconto esercizio finanziario 2008, con la evidente conseguente discrasie sugli atti  contabili a seguire.
Pertanto sono stati ricostruiti i fondi vincolati, verificati i conti giudiziali, e  regolarizzati residui attivi e passivi nonché, approvati, per tempo,   i documenti finanziari previsti dalla Legge.  Nell’ultimo Bilancio di previsione sono state apportate minime manovre correttive, laddove si ricorda, si sarebbe dovuto incidere in maniera drastica, per come era nelle intenzioni dell’Assessore pro-tempore al bilancio,  nella considerazione che, sicuramente, l’equilibrio contabile è dato dall’anticipazione dei  flussi di tesoreria,  senza contare che si è ancora in pendenza della problematica del lodo Saiseb.
      Quanto sopra per evidenziare che i bilanci, dal punto di vista prettamente ragionieristico, sono in regola con le norme di contabilità la criticità attuale investe, di contro, la crisi di liquidità nella considerazione che l’anticipazione di cassa accordata dalla Banca tesoriere è esaurita e, di conseguenza si impongono, a codesta Amministrazione, manovre risolutive  circa la razionalizzazione della  spesa corrente parimenti ad una decisa e, più non differibile, accertamento,riscossione e versamento  delle entrate proprie.
Nella nota che si riscontra si evincono con chiarezza le cause che portano al disavanzo di parte corrente ed  essenzialmente riguardano i capitoli relativi ai servizi sociali laddove, dalle analisi, si rileva un trend di crescita esponenziale rispetto ai bilanci di anni pregressi.
Riguardo codesta problematica risulta in modo inconfutabile un eccessiva crescita della spesa, laddove si evince un aumento del 125% passando da uno stanziamento, nell’esercizio finanziario 2008 pari ad Euro 3.563.640,00 a un stanziamento nel bilancio 2010 di Euro 7.992.212,00.
Quanto sopra, da solo, dimostra che la spesa sociale è incontrollata è continuerà ad essere incontrollabile se, non viene compiuta una urgente ed approfondita  analisi delle variegate  cause di codesto dato appurando, velocemente, eventuali incongruenze ed, in particolare, presumibili abusi perpetrati in danno all’Erario  Comunale.
Altro dato da sottolineare consiste nella spesa per i servizi di nettezza urbana effettuati dalla Dedalo Ambiente. Si ricorda alle SS.LL. che il Comune di Licata è socio della Società d’ambito e pertanto, avrebbe dovuto incidere in maniera risolutiva circa il contenimento della spesa di detta società,  attraverso le politiche di bilancio. Si puntualizza che  il Comune-socio,  con il voto al  bilancio, esprime  il consenso  o meno alle moltitudine di spese ovvero alle politiche di contenimento delle stesse nonché dovrebbe, principalmente,   incidere  in scelte in materia di politica industriale compresa l’esigenza di istituire, presso la Città di Licata, della raccolta differenziata nella considerazione che più si differenza meno si paga. 
 A tale ragione uno strumento essenziale pare essere la presentazione del piano industriale della Società Dedalo e risultano, a quest’Ufficio, i suggerimenti, sulla problematica in argomento, da parte  del Dipartimento Urbanistica. In tal senso si richiamano, ad una attenta lettura, le note protocollo n. 36123 del 27/08/2009, n. 40468 del 29/09/2009, n.12383 del 5/03/2010 e n. 23253 del 4/05/2010.
      Accanto alla razionalizzazione dei processi di spesa, occorre una urgente manovra sulle entrate, nella considerazione che, la inefficienza gestionale dovuta  al mancato recupero della evasione tributaria, da parte sia degli Uffici comunali che di società esterne ovvero, la cronica deficienza strutturale in diversi Dipartimenti Comunali, hanno portato ad un risultato in termini di entrate verosimilmente insufficiente rapportato alle ingenti uscite.  
 Di poi, si permette di suggerire la razionalizzazione di tutte quelle spese improduttive, perdi più superflue,  e le prudenti valutazioni e decisioni sono giustamente lasciate alla competenza di codesta Giunta Municipale la quale, certamente non mancherà di intervenire sui processi di razionalizzazione della spesa e parimenti sul fronte delle Entrate proprie le quali, si ricordano, oltre alle imposte e tasse, consistono anche nella alienazione di beni patrimoniali disponibili.
      Per le argomentazioni di cui sopra, segnalate dal Dirigente del Dipartimento Finanze, ed indirizzate alle SS.LL., a quest’Ufficio preme sottolineare la non più indifferibile decisione, da parte degli Organi di Governo del Comune, di concerto con i responsabili dei Dipartimenti interessati, ad una attenta strategia di ottimizzazione delle risorse, l’incisivo intervento presso le Società partecipate, comprese quelle autorizzate alla riscossione, nonché la drastica riduzione o eliminazione di spese improduttive, analizzando i costi/benefici sulle stesse e lasciando,  la valutazione ed i  rimedi urgentissimi, a codesta Giunta Comunale,  al fine di scongiurare la dichiarazione di cui all’art. 244 e sg.  del D.Lgs 267/2000.
Per completezza di informazione si comunica alle SS.LL. che lo scrivente nel prossimo bilancio di previsione, esercizio finanziario 2011, andrà a riconoscere il debito nascente dal lodo Saiseb, ai sensi dell’art. 194/2000,     previo accordo con il creditore ex  comma 2°, del medesimo articolo e, per codesto argomento, si attendono le proposte e gli atti consequenziali in rispetto delle competenze.

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