Licata, il Sindaco può tornare in città

LICATA – Il Tribunale del Riesame di Palermo ha accolto il ricorso del legale del sindaco di Licata, Angelo Graci, e ha annullato il provvedimento cautelare del divieto di dimora a Licata.
Graci potrà tornare a casa dopo più di un anno. Il 30 novembre dello scorso anno, fu allontanato dalla città per ordine della magistratura, perché coinvolto in un’inchiesta su una presunta tangente intascata per l’organizzazione di uno spettacolo per il patrono. Da allora ha continuato ad amministrare la città dalla vicina località balneare di San Leone. Non trovando concittadini disposti a seguirlo nella sua paradossale esperienza amministrativa ha dovuto fare ricorso ad assessori provenienti da città vicine.
Al suo ritorno in città troverà una situazione incandescente. Le casse comunali sono vuote, i dipendenti comunali non hanno ancora ricevuto lo stipendio di ottobre, l’altro giorno decine di cittadini hanno inscenato una protesta di fronte al Palazzo di città perché la città è rimasta senza acqua per oltre due settimane.
Ieri la stampa locale, annunciava le dimissioni di due assessori e registrava il fermento nelle forze politiche, che si preparano alle elezioni. Cosa accadrà adesso? Graci sarà capace di affrontare i tanti problemi irrisolti? E resistere al diffuso disagio che si registra in città?
“Hanno cercato di farmi fuori in qualunque modo – è stato il commento del sindaco – Questo é però il primo segnale che mi da la forza per riprendere il mio cammino di amministratore in una città che ha bisogno di punti di riferimento. Ho avuto sempre fiducia nella magistratura e continuerò ad averla, spero che il mio processo sia rapido in maniera da poter spazzare via qualsiasi dubbio”. “Spero – continua – che il tempo delle strumentalizzazioni e della caccia all’uomo sia terminato, il mio unico obiettivo sono LICATA e i licatesi e ristabilire un processo sinergico che sia frutto di una concertazione con la popolazione”.

Leave A Response »