Palma di Montechiaro sarebbe già stato scelto come sito idoneo.
“È questa la mappa all´interno della quale si sceglieranno i luoghi in cui costruire le centrali nucleari. Il Governo non lo dice perché vuole continuare a mentire agli elettori in vista delle regionali”. Ermete Realacci, del coordinamento del Pd, mostra una cartina dell’Italia con 45 località indicate da altrettanti pallini rossi: Questi sarebbero i punti in cui è possibile collocare una centrale nucleare. Fra queste località c’è Palma di Montechiaro (Ag) e ben altri tre possibili siti in Sicilia: La costa tra Marina di Ragusa e Torre di Mezzo; la costa di Gela; la costa a sud di Mazara del Vallo (Tp).
La mappa è un documento preparato dal Cnem (Comitato nazionale per l´energia nucleare) nel 1979. Non sembra diversa da quella dell’ENEL e dallo studio del CNR e che hanno fatto scattare l’allarme in Sicilia sulla possibile individuazione di siti nell’Isola. A dicembre l’on. Angelo Capodicasa (Pd) ha presentato un’interrogazione al Ministro Scajola chiedendogli di smentire l’individuazione del territorio di Palma di Montechiaro come sito idoneo ad accogliere una centrale nucleare.
Ma il Governo ieri ha smentito che i siti siano già stati scelti. Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Elio Vito, rispondendo ieri nel question time della Camera all’interpelanza presentata dal Partito Democratico si è affidato ad una nota del Ministero dello Sviluppo Eocnomico che chiarisce l’iter che sarà seguito per lì’individuazione dei siti. L’Agenzia per la Sicurezza Nucleare (ASN) elaborerà soltanto i parametri relativi alle caratteristiche ambientali e tecniche cui devono rispondere le aree del territorio nazionale per essere idonee ad ospitare un sito nucleare. All’interno di questi siti gli operatori potranno fare richiesta.
Spetterà, conseguentemente, all’Agenzia l’esame della rispondenza dei siti proposti ai criteri ed ai parametri individuati e la conseguente certificazione degli stessi, che sarà successivamente sottoposta dal Governo all’intesa con la Regione interessata
Infatti denuncia Realacci “L’amministratore delegato dell’ENEL ha dichiarato che ha già in mente i siti e che non li dichiarerà neanche sotto tortura. Questa scelta viene rinviata, in maniera tale che nelle prossime elezioni regionali non ci si possa pronunciare su questo punto, ma essa è già chiara”.
Il destino di Palma di Montechiaro sarebbe già pertanto segnato.
Per Capodicasa “La Sicilia, concorre già al fabbisogno energetico nazionale in misura ragguardevole. in provincia di Agrigento sono presenti numerosi insediamenti già realizzati, in fase di realizzazione, ed altri in fase autorizzativa: impianti eolici (a terra ed offshore), fotovoltaici, di biomasse e un rigassificatore tutte opere che comportano un sacrificio notevole in termini paesaggistici ed ambientali”. “Senza far valere considerazioni di ordine strategico sulla opzione del nucleare per fini energetici – continua il parlamentare democratico – appare assai inopportuna e stridente con i bisogni del territorio. Palma di Montechiaro, confinante con quello di Agrigento, è un territorio ad alta vocazione turistica, l’insediamento di una centrale nucleare in quell’area, ne muterebbe la percezione generale, l’attrattività turistica e culturale”.