Precari, il No di Tremonti

Giulio Tremonti

Il ministro Tremonti non si fa certo impensierire dalle manifestazioni di piazza. Neanche la manifestazione dei precari siciliani lo hanno intimidito. L’agitazioni degli oltre 22mila precari degli enti locali non lo hanno fatto recedere dal no, espresso anche al Presidente della Regione Siciliana, di derogare al patto di stabilità.
“Il ministro Tremonti – ha detto il segretario regionale del Pd Giuseppe Lupo – ha sbattuto ancora una volta la porta in faccia al governo regionale rifiutando la deroga al patto di stabilità necessaria per salvare i 22 500 lavoratori precari degli enti locali”.
Il Presidente della Regione Siciliana si è augurato che “il rancore, l’odio e la contrapposizione a tutti i costi non prevalgano”. “Mi sono rivolto a tutti- ha sottolineato il governatore – capisco che sono l’uomo delle polemiche e delle mille opposizioni, ma qua si tratta della vita di ventiduemila persone e delle loro famiglie. Auspico ha – concluso – che tutti si uniscano ai siciliani e non solo per fare insieme questa battaglia”. Gli ha risposto, a stretto giro di posta Tonino Russo, deputato del Pd che ha assicurato a Lombardo che “non mancheranno certo i voti dei deputati siciliani del Pd che, sin da subito, senza se e senza ma si sono schierati a sostegno dei precari siciliani e per la garanzia di diritti e di servizi decenti ai cittadini dei comuni siciliani”. .
“Del resto, – aggiunge Russo – noi siamo sempre stati all’opposizione di un governo cinico ed irresponsabile, distintosi per il suo antimeridionalismo a trazione leghista”.
Per Sergio D’Antoni, deputato Pd, “Tremonti non si smentisce e continua a umiliare la Sicilia e a prendere in giro i siciliani rimandando ingiustificatamente l’assegnazione dei 4 miliardi del Fas regionale che un anno fa, tronfialmente, annunciava di aver sbloccato”.
Sui fondi del FAS il ministro dell’Economia avrebbe assicurato che saranno sbloccati dopo il via libera alla manovra. Lombardo, sempre più impaziente: “Anche se ce li accreditano nel 2012, dobbiamo avere firmati i decreti di spesa per impegnare le spese”.

One Comment »

  1. Antonio Lo Nardo 9 Luglio 2010 at 13:17 -

    Questi provvedimenti di stabilizzazione dei precari provocano solo aumento della spesa e delle tasse, assoluta mortificazione del merito (da quanto tempo la Regione non bandisce un concorso ?) e, in ultima analisi, scadimento della qualità dei servizi pubblici. E’ fin troppo facile prevedere che l’ennesima stabilizzazione, per quanto sedicente “ultima” e “definitiva”, stimolerà nuove pretese di clientelismo, precariato e raccomandazioni, tutto miele per il livello medio dei nostri politici.

    E’ triste constatare che chi addossa alla collettività gli oneri per i privilegi di pochi viene premiato, mentre la politica che tutela il benessere generale viene semplicemente ignorata.

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