“Terremoto” Bertolaso

Guido Bertolaso

«Monday morning quarterbacking» in America chiamano così le chiacchiere del lunedì mattina sulle partite di football della domenica sera. Per Hillary Clinton sono da derubricare a questa categoria le accuse che Guido Bertolaso alla missione americana ad Haiti, lanciate durante l’intervista a Lucia Annunziata in Mezz’ora.
Sarà, ma le sue dichiarazioni hanno provocato un vero e proprio terremoto istituzionale e suscitato non pochi imbarazzi al Governo italiano.
La Clinton ha reagito duramente «Portare gli aiuti ad Haiti è una cosa diversa dal farlo a l’Aquila», sembrava quasi un avviso al governo Berlusconi, a poche ore dalla visita del ministro degli Esteri Franco Frattini a Washington, che poteva risolversi in un fiasco e raggelare ancora una volta i rapporti fra amministrazione Obama e governo Berlusconi.
Per questo Frattini si era fatto precedere da una smentita sulle parole a ruota libera di Bertolaso che a quanto pare l’amministrazione USA, avrebbe preteso, «Il Governo italiano non si riconosce in alcune delle dichiarazioni del sottosegretario Bertolaso: lui ha fatto proposte importantissime al governo e al presidente di Haiti sul futuro dei bambini haitiani e sugli aiuti». Poi «qualcuno gli ha chiesto di parlare da giornalista, da giornalista e non da uomo della Protezione civile». Secondo Frattini, «Bertolaso ha attaccato frontalmente gli Usa e le organizzazioni internazionali. Ma in queste dichiarazioni il governo non si riconosce». E le critiche di Bertolaso? Per Frattini, solo l´emotività di chi aveva appena assistito al disastro di Haiti.
Una smentita mal digerita da Bertolaso «Io emotivo? Sono pagato per stare calmo. Ma anche per fare le cose per bene»
Bertolaso respinge l´accusa di aver provocato una crisi e ribadisce tutte le perplessità su come gli organismi internazionali stanno portando avanti le operazioni di soccorso nell´isola caraibica.
«Non volevo attaccare gli Stati Uniti – prosegue – che stanno mettendo in campo uno sforzo importante, ma criticare le organizzazioni internazionali per la mancanza di coordinamento, che lascia migliaia di haitiani abbandonati a se stessi».
Allora, il destinatario delle critiche è l´Onu, e non l´America? Qui le cose non vanno meglio. L´ambasciatore d´Italia alle Nazioni Unite, Cesare Ragaglini, ha segnalato a Roma che lo staff di Ban Ki Moon aveva letto le accuse di Bertolaso alle Nazioni Unite sulla supposta incapacità di gestire l´emergenza. L´Onu si preparava a reagire, spiegando a Bertolaso che ad Haiti le Nazioni Unite hanno avuto 82 morti e contano ancora 53 dispersi, che decine e decine di funzionari di altro rango nella missione civile e in quella militare sono scomparsi. Insomma, criticare l´Onu non è meno grave che criticare gli Usa, e avrebbe provocato una reazione del Palazzo di Vetro che per l´Italia sarebbe stata umiliante.
Per questo Frattini ha dovuto rincarare la dose sul collega di governo «l´Italia non ha mai dato e non darà mai lezioni a nessuno».
Insomma sarebbe bene dare a Bertolaso qualche lezione di diplomazia. E qualche lezione potrebbe tornargli utile, visto che sono molti a scommettere su un governo istituzionale guidato da lui nel caso in cui un terremoto dovesse colpire il governo Berlusconi.

Leave A Response »