Vino, le novità anticrisi a Expo: dalle gelatine alle etichette multimediali

Vino, le novità anticrisi a Expo: dalle gelatine alle etichette multimediali

Dal balsamo degli angeli alle gelatine di vino, dalle etichette che si leggono con lo smartphone alla Docg d’Italia.  Queste sono solo alcune delle novità anti-crisi ideate dai giovani viticoltori lombardi esposte venerdì 14 agosto al Padiglione Coldiretti “No farmers no party” a Expo Milano 2015 in occasione della giornata dedicata al vino.

“Il vino genera ogni anno a livello nazionale un fatturato di circa 9miliardi e mezzo di euro e offre lavoro a un milione e 250mila persone –  ha spiegato in una nota Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia -. Questi numeri spiegano bene il senso e l’importanza di un settore dove diversi giovani si stanno costruendo un futuro professionale e personale”. Nell’Oltrepò Pavese Stefano Ravizza produce gelatine di qualità con i vini a Indicazione Geografica Tipica della provincia di Pavia. Nel laboratorio aziendale, alimentato a pannelli solari, ne realizza cinque diversi tipi partendo da Riesling, Malvasia, Rosato, Croatina e Novello. L’etichetta dotata di Qr Code spiega origine e lavorazione delle uve.

Dalle colline di San Colombano, l’unica enclave vitivinicola della provincia di Milano, arriva il vino poliglotta di Gianenrico Riccardi con l’etichetta che parla 42 lingue differenti: dallo swhaili al persiano, dal tigrino al russo, fino all’arabo, al giapponese e al cinese. In Valtellina nasce il ‘vino puzzle’ di Francesco Folini, frutto delle uve di 12 appezzamenti diversi per un totale di oltre sei ettari sparsi tra i comuni di Chiuro e di Teglio. In provincia di Bergamo si trovano quattro ‘perle enologiche’: il ‘Balsamo degli Angeli’ una salsa agrodolce frutto dell’unica acetaia lombarda dell’azienda agricola Tenuta degli Angeli (la cui bottiglia invecchiata più di 40 anni è ricoperta di Swarovski), il ‘luxury wine’ arricchito con vera polvere d’oro dell’azienda agricola La Rocchetta di Villongo, vino metropolitano della città di Bergamo prodotto nell’azienda biologica di Rossella Masper e il Moscato di Scanzo, che è la più piccola Docg d’Italia, presente al Padiglione Coldiretti rappresentata dalla bottiglia di Manuele Biava.» red
14 agosto 2015



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