Agroalimentare, nasce ‘Viviana, l’uva italiana’: il consorzio Made in Sud Italy

Agroalimentare, nasce ‘Viviana, l’uva italiana’: il consorzio Made in Sud Italy

Presentato oggi a Milano il progetto di valorizzazione dell’uva da tavola “Viviana, l’uva italiana”, iniziativa finanziata dall’Unione Europea e promossa da Italia Ortofrutta, che da decenni punta all’aggregazione tra produttori del settore. “Viviana” si inserisce in questo percorso, stimolando la sinergia tra operatori del settore uva da tavola per promuovere la competitività e la qualità dei prodotti immessi nel mercato.

Sono 12 le Organizzazioni di Produttori che hanno deciso di aderire al progetto, pronte a riconoscersi e farsi conoscere dal mercato tramite un marchio comune, tutte provenienti da territori vocati alla coltivazione di questo particolare prodotto, precisamente Sicilia, Puglia e Basilicata. Uno dei punti di forza di “Viviana” è la volontà di portare nei supermercati un prodotto 100% Made in Italy e un’occasione per valorizzare il Sud Italia e la sua economia.

Il progetto “Viviana” in numeri:  totale superficie coltivata 4.656 ettari; quantità di uva da tavola prodotta oltre 120.000 tonnellate; valore della quantità prodotta per oltre 100.000.000 €; 351 produttori.

A presentare oggi il progetto, nel corso di una tavola rotonda moderata dal giornalista di Radio 24 Alessandro Milan, Vincenzo Falconi, direttore Italia Ortofrutta – Unione Nazionale; Massimo Agostini, caposervizio Sole24ore – Agrisole; tre produttori di uva da tavola: Salvatore Fisicaro, Teresa Diomede e Michele La Porta.

“Viviana” è un progetto che fa cultura sul prodotto uva da tavola, ottimizzandone – viene spiegato in un comunicato stampa – l’ampiezza della gamma dell’offerta, l’alto livello qualitativo e, non ultimo, il valore del saper fare dei produttori coinvolti, tutti provenienti da Sicilia, Puglia e Basilicata. Una cultura che non può e non deve andare perduta, specie in un contesto di crisi occupazionale come quello che il paese al momento attraversa. Un’occasione quindi per valorizzare il Sud Italia e la sua economia, che potrebbe trarre giovamento da iniziative assimilabili a “Viviana”, volte a sviluppare i fattori vincenti del territorio senza snaturarlo.

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