Le Soste di Ulisse: cosa bolle in pentola?

Le Soste di Ulisse: cosa bolle in pentola?

Nei giorni scorsi si è tenuta allo Shalai Resort di Lingualossa, del patron Luciano Pennisi, la riunione del direttivo de Le Soste di Ulisse, l’associazione che riunisce i migliori ristoranti siciliani e i più esclusivi charme hotel.
Chef dai quattro angoli della Sicilia si sono riuniti ai piedi dell’Etna per discutere dei programmi dell’associazione per il 2016/2017.
Un incontro durato tutto il giorno che ha messo tanta carne al fuoco, per un programma ricco di iniziative ed eventi che coinvolgeranno tutti i soci con un fitto programma di eventi.

A presiedere la riunione lo chef due stelle Michelin Ciccio Sultano. É a lui che rivolgiamo la domanda: “Cosa bolle in pentola?”. Lui erutta iniziative come una pentola di ragù in ebollizione.
“Fra poche settimane avremo un sito che comunicherà la Sicilia che ci piace. Abbiamo affidato il restyling della grafica alla Copystudio: stiamo progettando un sito che sarà un efficace strumento per portare il mondo in Sicilia e la Sicilia nel mondo: con le sue mille bellezze, con le tante manifestazioni e con tutto il suo bagaglio di cultura e tradizione”.

Qual è la vostra prossima iniziativa?
Sultano “Nell’ottica di far conoscere sempre più la nostra associazione, i suoi obiettivi e i suoi valori, mercoledì 13 aprile saremo a Verona per il Vinitaly: sarà l’occasione per presentare la nostra guida che, oltre ai ristoranti e gli hotel, offre una selezione di cantine siciliane che rappresentano le migliori espressioni enologiche siciliane. Poi abbiamo i programma in queste settimane una serie di cene in cui gli chef de Le Soste di Ulisse si riuniranno da Palermo a Catania, dalle Eolie a Taormina, per comunicare la nostra idea di cucina e di ospitalità”.

Con quali strumenti pensate di promuovere il turismo nell’Isola?
“Sono stato eletto presidente lo scorso novembre, ma abbiamo già messo in cantiere numerose iniziative che porteremo presto a conclusione: stiamo lavorando con un network nazionale per realizzare delle video ricette che saranno uno strumento straordinario per comunicare nel mondo le grandi ricette della tradizione siciliana, salvandole da interpretazioni che rischiano di svilirle o di banalizzarle. Inoltre, abbiamo già avviato dei contatti per realizzare un libro che racconti le nostre storie di siciliani operosi, orgogliosi della propria identità che hanno una visione precisa di cosa dovrà essere la Sicilia nei prossimi cinque anni”.

Qual è il progetto più importante che avete in cantiere?
“Sicuramente la festa de Le Soste di Ulisse che si terrà il prossimo novembre a Palermo. Sarà quello il luogo in cui potremo esprimere al meglio, coinvolgendo le più autorevoli testate giornalistiche e i migliori chef nazionali ed europei, le prospettive della cultura siciliana che nell’enogastronomia, nell’accoglienza e nell’ospitalità raggiunge livelli di eccellenza, per tradizione.
La ricerca della felicità, che è l’essenza del nostro lavoro, è quasi una caratteristica antropologica dei siciliani, noi puntiamo a valorizzarla e a promuoverla ai quattro angoli del mondo”.

Su questo punto interviene Pinuccio La Rosa, patron della Locanda Don Serafino di Ragusa “I ritardi che sconta la Sicilia in termini culturali, in termini di infrastrutturazione paradossalmente possono rappresentare i nostri punti di forza ,per costruire un progetto turistico che non ha eguali al mondo”.

Secondo Angelo Treno, del ristorante Al Fogher di Piazza Armerina, “La cucina deve recuperare la spiritualità: la dimensione religiosa che l’ha contraddistinta per secoli, affidando alla Sicilia un ruolo storico di guida del Mediterraneo”.

Nino Graziano, presidente emerito de Le Soste di Ulisse ricorda come la Sicilia “Sia terra di accoglienza, a noi che viviamo nel mondo del cibo il compito di rammentare come esso rappresenti un diritto. L’eredità culturale di EXPO, attraverso la carta di Milano, assegna anche ai cuochi una responsabilità che noi con la nostra associazione possiamo tradurre in siciliano per dargli un’attuazione autentica ed originale”.

Sultano, per concludere, sciorina un’altra serie di iniziative che sono ancora in fase embrionale ma che presto vedranno la luce per valorizzare il ruolo della sala nella ristorazione e per creare, partendo dalla positiva esperienza de Le Soste di Ulisse, un circuito che riunisca anche gli artigiani ed i produttori che sostengono l’associazione. » red
7 aprile 2016


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