Ragusa, l’8 giugno con Martina Caruso torna Le Cuoche delle Due Sicilie

Ragusa, l’8 giugno con Martina Caruso torna Le Cuoche delle Due Sicilie

Quattro cuoche e quattro vignaiole per quattro serate, per celebrare il territorio che valorizzano con il proprio lavoro: il Regno delle Due Sicilie. La cucina del Regno delle Due Sicilie ha segnato l’incontro di diverse culture e segnato profondamente la tradizione gastronomica di tutto il Sud Italia, la cucina moderna non può non tenerne conto.
Dopo alcuni secoli, la Sicilia ritrovava la sua centralità e la cucina popolare siciliana, di mare e contadina, si confrontava con la regalità dei cuochi di corte, provenienti da culture distanti.
Molti dei ristoranti che hanno dato vita alle interpretazioni più moderne ed originali della cucina tradizionale sono guidati da donne, altrettanto originali i vini realizzati, da alcune cantine siciliane fortemente caratterizzate dalla guida femminile che si confronteranno in questi appuntamenti speciali.
“Se non si tradisce la tradizione, non si riesce a tradurre il buono e il bello che ci appartiene. Penso sia bello e importante riunire a I Banchi in quattro serate alcune delle cuoche che, oggi, rifanno grande la cucina delle Due Sicilie, intesa non come un museo delle cere, ma come un forte richiamo all’identità e alla modernità”. Così Sultano spiega cosa lo ha spinto a realizzare questi quattro eventi.
Da queste premesse è partita l’idea del bistellato Ciccio Sultano del Duomo che a I Banchi di Ragusa, insieme allo chef Peppe Cannistrà, ospiterà Le Cuoche delle Due Sicilie.

Il 16 maggio è andata in scena la prima di queste serate, protagoniste la cuoca Patrizia Di Benedetto del ristorante stellato Bye Bye Blues di Mondello, e i vini dell’Etna di Gina Russo.
La serata è iniziata con il cocktail Dream Pink, ideato da Ciccio Sultano, grazie alla sua collaborazione con Belvedere Vodka e Veuve Clicquot, a realizzarlo un bartender d’eccezione: Antonio Barraco, in abbinamento i finger food realizzati da I Banchi.
Ad accompagnare i piatti una degustazione dei vini dell’Etna delle Cantine Russo, presentati da Gina Russo. Un percorso enologico molto interessante fatto di vini bianchi e spumanti metodo classico che esprimono al meglio il terroir dell’Etna.
Fra i piatti degustati: La terrina di alici marinate al succo di arance e limoni; a seguire un classico della cucina palermitana: La minestra di crostacei con zucchina lunga e tenerume. Il piatto più memorabile il gelato di “Scaccia ragusana”, dal menu de I Banchi, realizzato da Peppe Cannistrà. Fra i più apprezzati Il trancio di mupa, marinato al miso e agrumi, con melanzana affumicata e latte di mandorla, realizzato dallo chef Di Benedetto, perfetto connubio fra la tradizione siciliana e quella nipponica.
Una serata molto apprezzata dai numerosi ospiti, incuriositi dalle varie proposte, all’insegna della convivialità, della grande cucina e delle migliori espressioni enologiche siciliane.
“É stata una serata memorabile, bella e intelligente. Quando la tradizione sa innovarsi, succede sempre qualcosa di molto interessante” così Ciccio Sultano commenta, con soddisfazione, la serata.
“Con Patrizia in cucina si è istaurato un bel feeling, mi piacciono sempre le collaborazioni. Abbiamo discusso di tante cose, comprese certe differenze tra la cucina del nord e del sud della Sicilia, come il fatto che da noi non si pesca un pesce come la mupa” così Peppe Cannistrà ha spiegato la sua collaborazione in cucina con lo chef Patrizia Di Benedetto.

Tutto pronto per il secondo appuntamento con Le Cuoche delle Due Sicilie, questa volta, in cucina ci sarà il talento di Martina Caruso, del Signum di Salina, e Silvia Maestrelli con i vini etnei della Tenuta di Fessina.
Saranno quattro i piatti proposti dallo chef michelin. Si inizia con polpo e maiale, scarola, senape, ispirato anche a un viaggio in Spagna. Il polpo e la pancia del maialino nero dei Nebrodi alla piastra sono accompagnati da una crema di scarola al carbone, marinata nel latte di soia e dalla senape.
A seguire un piatto della tradizione casalinga siciliana: Pasta mista con cozze e cocuzze. Le cozze vengono marinate con una salsa scapece con zenzero, chiodi di garofano e paprika. La pasta mantecata con la crema di cucuzze (zucchine lunghe) insieme alle cozze viene accompagnata da una spuma di ragusano.
Il terzo piatto, sarà un’anteprima assoluta : Ricciola al forno, con melanzane affumicate, basilico e pomodorino confit.
Infine, la crostata di mele e rosmarino, scomposta e ricomposta, ricorrendo a un crumble di mandorle, una crema pasticcera classica, una meringa al rosmarino e, come nota amara e alcolica, una gelatina di Bitter Campari.
La storia di Martina Caruso è la storia di una figlia d’arte che, da piccola gioca nella cucina del Signum con il padre, a quattordici anni sceglie di continuare per quella strada e cinque anni più tardi, a Roma, lavorando all’Antonello Colonna Open, capisce di non aver sbagliato. Nel 2015, a soli 26 anni le viene asseganta la Stella Michelin, nel 2016 il Gambero Rosso le assegna il premio Cuoco Emergente  e si aggiudica lo “Young Ethical Talent Award”,  premio dedicato ai giovani talenti emergenti nel campo della ristorazione,  creato nell’ambito della manifestazione CARE’s – the ethical chef days.
“Cucino partendo sempre dalla tradizione e dai prodotti del mio territorio, ma trattando l’una e gli altri con una certa libertà. Direi che la mia cucina è istintiva e giocata sui contrasti. Anche nei pranzi di gala c’è sempre un piatto imprevisto, immaginato e realizzato al volo” così Martina Caruso spiega la sua cucina.
In abbinamento saranno i proposti i vini Silvia Maestrelli di Tenuta di di Fessina, un’altra donna del vino siciliano, un’altra cantina dell’Etna.
Le vigne di Tenuta di Fessina, circa sette ettari, si trovano ad un’altitudine di 670 mt slm, a Rovitello nel comune di Castiglione di Sicilia. Sono situate tra due antiche sciare semicircolari, colate laviche del passato che isolano l vigneto come i vecchi muri dei “clos” francesi, creando un microambiente unico. A Fessina si trovano ancora vecchi vigneti, prevalentemente piantati col metodo tradizionale ad antichissimo dell’alberello in quadro con alte densità di viti per ettaro e una produzione limitata di grappoli. I vini di Tenuta di Fessina sono il frutto di un costante impegno nella ricerca e valorizzazione delle diverse potenzialità che i vari versanti dell’Etna offrono nella produzione enologica.
Gli appuntamenti con Le Cuoche delle Due Sicilie proseguiranno fino al 30 novembre, il 10 ottobre sarà la volta di Rosanna Marziale del ristorante Le Colonne di Caserta, in abbinamento ai vini Gorghi Tondi di Annamaria e Clara Sala; il 30 novembre, infine, sarà la volta di Caterina Ceraudo e dei vini di Cantina Marilina di Federica e Marilina Paternò. » Francesco Lauricella
24 maggio 2018



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