Sicilia, Ristoranti d’Italia de L’Espresso: 4 Cappelli per Pino Cuttaia e Ciccio Sultano

Sicilia, Ristoranti d’Italia de L’Espresso: 4 Cappelli per Pino Cuttaia e Ciccio Sultano

Sarà in edicola e in libreria domani la guida “I Ristoranti d’Italia” dell’Espresso 2017. La presentazione e le premiazioni oggi alla Stazione Leopolda di Firenze.
Una guida dai numeri imponenti: 2.700 locali selezionati, 2.000 recensiti con una scheda, di cui 370 inseriti per la prima volta, 50 enoTavole, 78 pizzerie nella sezione ‘Le migliori pizzerie d’Italia’ ”.
La novità di questa edizione numero 39 è che i voti assegnati ai ristoranti non sono più espressi in ‘ventesimi’ di punto, ma per ogni ristorante c’è un giudizio espresso con il simbolo del ‘cappello’ da cuoco, da 1 a 5: “…perchè edizione dopo edizione ci siamo resi conto della difficoltà crescente, se non dell’arbitrarietà di giudizi espressi in frazione di punto per locali fra loro profondamente diversi e lontani per storia, cultura, dimensione, stile di cucina… Difficoltà tanto più crescenti quanto più si è alzato e si alza il livello medio della cucina del ristorante italiano”, scrive il direttore Enzo Vizzari nell’introduzione. “…i ‘cappelli’ indicano delle fasce di qualità, all’interno delle quali possono trovarsi locali e cucine distanti fra loro ma accomunati dal giudizio che la Guida al livello della cucina praticata”. “Non ci siamo limitati a convertire i punteggi da ‘ventesimi’ a ‘cappelli’, ma abbiamo ripensato il voto di ogni locale in sé e in rapporto ad altri con voto analogo”.
Fra i locali segnalati dalla Guida nessun cappello indica un locale consigliato nella sua categoria; 1 cappello una buona cucina, 2 cappelli: cucina di qualità e di ricerca, 3 cappelli: cucina ottima, 4 cappelli: cucina eccellente. 5 cappelli: il meglio in assoluto.
I Cinque Cappelli sono stati assegnati soltanto a 5 ristoranti in tutta Italia. 
Le Calandre, di Rubano (Pd) dei fratelli Alajmo; l’Osteria Francescana, di Modena dello chef Massimo Bottura; Piazza Duomo, di Alba (Cn) dello chef Crippa; Reale, di Castel di Sangro (Aq) di Niko Romito; Uliassi, dell’omonimo chef di Senigallia (An).
Ma vediamo cosa succede in Sicilia. Al vertice della ristorazione rimangono Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa e Pino Cuttaia de La Madia di Licata. Entrambi con due stelle Michelin, rispettivamente Presidente e Vice Presidente de Le Soste di Ulisse.
In tutta Italia 36 ristoranti con 3 cappelli, di questi uno in Sicilia: il Principe Cerami del San Domenico di Taormina dello chef bistellato Massimo Mantarro.
Sono 89 i ristoranti con 2 cappelli, soltanto due in Sicilia La Locanda Don Serafino di Ragusa del bistellato Vincenzo Candiano e I Pupi di Bagheria del dinamico chef Michelin Tony Lo Coco.
A seguire 363 ristoranti con 1 cappello, di cui ben 25 in Sicilia: fotografia di un altissimo livello della ristorazione siciliana. » Francesco Lauricella
20 ottobre 2016


Guida ai Ristoranti d’Italia de L’Espresso 2017 SICILIA
Quattro Cappelli
La Madia – Licata (Agrigento)
Duomo – Ragusa Ibla (Ragusa)

Tre Cappelli
San Domenico Palace Hotel, Principe Cerami Taormina – (ME)

Due Cappelli
I Pupi –  Bagheria (Palermo)
Locanda Don Serafino – Ragusa

Un Cappello
Accursio – Modica (RG)
Antica Filanda – Capri Leone (Me)
La Capinera – Taormina (ME)
Belmod Grand Hotel Timeo – La Terrazza – Taormina (Me)
Bye Bye Blues – Mondello (Palermo)
Capitolo Primo – Relais Briuccia Montallegro (Agrigento)
Capofaro Resort – Salina – Eolie (ME)
Coria – Caltagirone (CT)
Fattoria delle Torri – Modica (RG)
Gagini – Palermo
Grand Hotel Ortigia – La Terrazza su Mare – Siracusa – Ortigia
Hotel Signum – Salina – Eolie (ME)
Hotel Villa Carlotta La Fenice – Ragusa
Hotel Villa Igiea – Cuvée du Jour – Palermo
L’Oste e il Sacrestano – Licata (Ag)
Osteria dei Vespri – Palermo
La Cucina di Donna Carmela – Riposto (Catania)
Shalai Resort – Linguaglossa (Catania)
Therasia Resort – Il Cappero Vulcano (Isola di) (ME)
Villa Antonio – Taormina (Me)

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