Pino Cuttaia nell’olimpo degli chef

FIRENZE – La Guida I Ristoranti d’Italia 2011 de L’Espresso, presentata ai Mercati Generali di Firenze dal curatore Enzo Vizzari, consegna a Pino Cuttaia l’importante riconoscimento dei “tre cappelli”. Raggiungendo 18 punti su 20 viene ammesso nell’olimpo dei più importanti ristorante della Penisola.
Allo chef licatese è stato conferito anche il Premio Primo Piatto De Cecco 2010, per essersi “contraddistinto per la capacità di valorizzare la pasta”. Il ristorante “La Madia” di Licata (Ag) continua la sua inarrestabile crescita. Creare un ristorante di grande eccellenza in una cittadina, lontana dai tradizionali circuiti turistici ed enogastronomici e difficile da raggiungere, ha rappresentato una vera sfida: vinta e stravinta. Pino Cuttaia: “Da solo vale il viaggio” sottolinea Vizzari, che lo considera “uno straordinario esempio di resistenza e di attaccamento alla propria terra e ai suoi prodotti”.
Pino Cuttaia non fa mistero del suo grande amore per la sua terra, dove è tornato dopo una lunga esperienza nei più prestigiosi ristoranti piemontesi. A Licata, nell’estrema periferia dell’impero, ha deciso di creare, insieme alla moglie Loredana, il suo ristorante, dove cerca con i suoi piatti di riportare alla luce le i ricordi di una raggiante Sicilia. Con ognuna delle sue creazioni racconta una storia. Ci svela che il suo ingrediente segreto è la memoria, “un pizzico di ricordi non manca mai nei miei piatti”.
Fra i piatti, di più recente realizzazione citiamo “L’uovo di seppia”, che ricrea la pasta al sugo di seppie ripiene, con una forma originale e una inusitata eleganza, per un piatto da trattoria. “Sapori di mare… sapori di sale”: un’esplosione di gusto, un tripudio di sapori, di profumi del mare.
Durante la presentazione della guida lo chef licatese è emozionatissimo, ed affronta con la grande umiltà che lo contraddistingue anche questo ulteriore riconoscimento, sentendone addosso tutta la responsabilità.
Fra i tre cappelli, riconoscimento assegnato soltanto a 16 ristoranti in tutt’Italia, il leader incontrastato è Massimo Bottura, che ha raggiunto lo stratosferico punteggio di 19,75. Gianfranco Vissani, e le Calandre della famiglia Alajmo a Rubano (Pd) confermano il 19,5 già ottenuto lo scorso anno. Seguono, a quota 19, la Pergola (Heinz Beck) del Rome Cavalieri di Roma, e Uliassi di Senigallia (An).
Completano la lista dell’eccellenza, a 18,5/20, l’Enoteca Pinchiorri di Firenze, Cracco di Milano, dal Pescatore (Nadia e Antonio Santini) di Canneto sull’Oglio (Mn), Combal.Zero (Scabin) di Rivoli Torinese, Villa Crespi (Cannavacciuolo) di Orta San Giulio (No), salgono Piazza Duomo (Enrico Crippa) di Alba e Reale (Romito) di Rivisondoli, entrambi a 17,5/20 l’anno scorso. A 18/20 Canto della Certosa di Maggiano (Lopriore) a Siena, e Torre del Saracino di Vico Equense (Gennaro Esposito) in provincia di Napoli.
Confermato a 18/20 Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa unico siciliano, insieme a Pino Cuttaia, ad avere ricevuto i “tre cappelli”.

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